Turismo e trasporti, le reazioni delle associazioni al tampone obbligatorio

Il tampone obbligatorio per chi arriva in Italia, ovvero l’ordinanza del ministro Speranza, avallata dal premier Mario Draghi, stupisce l’Unione Europea, che ora teme iniziative analoghe da parte dei leader di altri Paesi e fa discutere anche in Italia.

Registriamo infatti la reazione di Federagit Confesercenti che pubblica una nota dal titolo ‘Guide ed accompagnatori turistici questi sconosciuti. Ora subito indennizzi, settore al collasso’. “La crisi generata dalla pandemia dura ormai da quasi due anni – dice Micol Caramello, presidente nazionale di Federagit Confesercenti – Gli operatori attendono ancora il nuovo ristoro peraltro integrativo rispetto a quello dello scorso anno mentre ben 4 disegni di legge sulla disciplina della figura della guida turistica giacciono in Parlamento senza alcuna prospettiva a breve termine sulle tempistiche del completamento dell’iter”.

Stupito è anche il presidente di Conftrasporto-Confcommercio Paolo Uggè, ma per ragioni ben diverse. “La solerzia con la quale la Commissione europea ha reagito a questa misura, adottata dall’Italia per proteggere il Paese dalla variante Omicron, non si è vista, in tanti anni, nei confronti dell’Austria per i provvedimenti adottati sul transito dei mezzi pesanti provenienti dall’Italia e dalla Germania. Eppure quelle misure, varate e applicate unilateralmente dall’Austria, danneggiano pesantemente la nostra economia, in primis, e tutte le imprese di trasporto che non siano austriache“, ha spiegato.

Una vera e propria “mazzata” per gli alberghi e più in generale per il turismo. E’ invece la sintesi del commento del presidente di Federalberghi, Bernabò Bocca. “Visto che non si può tornare indietro noi chiediamo rimborsi per i danni che gli alberghi subiranno, perché un cliente straniero in Italia non ci viene: un turista che viene da destinazioni extra europee tra l’altro,oltre ai tamponi deve fare anche 5 giorni di quarantena. E chi viene dall’Europa, ad esempio dalla Francia, oltre a essere vaccinato deve fare il tampone, mentre in Francia non va fatto“.

Sulla questione si è espresso anche il presidente di Fipe Confcommercio, Lino Enrico Stoppani, sottolineando come l’ordinanza di Speranza colpisca più gli alberghi, mentre i pubblici esercizi reggono grazie al mercato interno. “Due comparti su cui pesano già le cancellazioni di eventi aziendali e di catering nel solo mese di dicembre per 300 milioni di euro, e il calo potenziale di circa 350 mila clienti non vaccinati, per un importo intorno ai 120-150 milioni di euro“, ha concluso.