Veneto, bando da 12 milioni di euro per riqualificare le strutture ricettive della regione

La Regione Veneto ha stanziato 12 milioni di euro destinati all’ammodernamento, ristrutturazione e innovazione delle strutture ricettive, per migliorare la qualità dell’offerta turistica delle destinazioni venete. “Si tratta di un finanziamento consistente – sottolinea l’assessore al turismo, Federico Caner, – che consentirà a molte  imprese turistiche di potersi rinnovare e ‘svecchiare’, potenziando la propria offerta sia per quanto riguarda i servizi da erogare ai clienti, sia per l’efficienza delle strutture ricettive. L’obiettivo è promuovere uno sviluppo turistico sostenibile, favorendo l’innovazione delle aziende, puntando così all’incremento dei flussi turistici ma soprattutto all’innalzamento della qualità dell’accoglienza delle destinazioni venete”. “Pur essendo un pilastro dell’economia veneta, il turismo è caratterizzato da un tessuto produttivo costituito da piccole e medie imprese, con molte gestioni a carattere familiare e strutture che spesso non sono in grado di fornire moderni servizi e attività richiesti dai clienti. E’ estremamente prezioso, pertanto, assicurare un sostegno pubblico a interventi di riqualificazione delle imprese ricettive e non a caso questo è l’intervento più importante dal punto di vista della dotazione finanziaria del POR FESR 2014-2020. Preciso, inoltre, che si tratta di una prima tranche dei 30 milioni di euro del POR che sono interamente destinati a tali interventi, per cui a questo primo bando ne seguiranno altri due nei prossimi anni”.

La domanda di partecipazione al bando deve essere presentata per via telematica, attraverso il Sistema Informativo Unificato della Programmazione Unitaria (SIU) della Regione, dal 18 gennaio al 12 aprile 2017. Possono beneficiare del sostegno le micro, piccole e medie imprese (PMI), indipendentemente dalla loro forma giuridica: strutture ricettive alberghiere (alberghi o hotel, villaggi albergo, residenze turistico-alberghiere, alberghi diffusi), strutture ricettive all’aperto (villaggi turistici, campeggi), strutture ricettive complementari (alloggi turistici, case per vacanze, unità abitative ammobiliate ad uso turistico, bed & breakfast). Sono ammissibili le spese per interventi finalizzati all’innovazione e alla differenziazione dell’offerta e dei prodotti turistici dell’impresa e/o della destinazione turistica. Tra questi rientrano, ad esempio, l’ampliamento, la ristrutturazione, la manutenzione, la riconversione delle strutture ricettive esistenti, quelli riguardanti gli impianti e strumenti tecnologici (hardware e software), quelli di riduzione dell’impatto ambientale e del consumo di risorse, interventi finalizzati alla crescita dimensionale delle imprese stesse, alla realizzazione di aree benessere, piscine, sala congressi, wellness, interventi per migliorare l’accessibilità della struttura alle persone con disabilità.

I regimi di sostegno previsti sono due: quello “de minimis”, che prevede la concessione di contributi fino all’importo massimo di 200 mila euro, nell’arco di tre esercizi finanziari, per interventi con importi complessivi di spesa ammissibile tra i 100 mila e i 666 mila euro; quello compatibile con il mercato interno, per il quale sono ammissibili progetti per un costo complessivo tra i 250 mila e i 2,5 milioni di euro, con gli aiuti in conto capitale che variano dal 10 per cento della spesa ammissibile per le medie imprese, al 20 per cento per le micro e piccole imprese.