Aerei, allo studio il pilota – robot

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Il pilota - robot in fase di studio presso Aurora Flight Sciences

Gli aerei si piloteranno da soli? Se il pilota sarà un robot questo è il futuro che ci sta preparando la tecnologia. Non si tratta del semplice pilota automatico, cioè dell’apparato a cui i piloti delegano ormai da decenni le fasi più tranquille del volo di crociera, ma di un vero pilota – robot in grado di provvedere a tutte le fasi del viaggio, anche i decolli e gli atterraggi. E anche in condizioni meteorologiche avverse.

“È come avere sempre un co-pilota con 600.000 ore di esperienza… un co-pilota genio”, sostiene John Langford, amministratore delegato della società Aurora Flight Sciences, costruttrice dell’apparato e del programma Alias (Aircrew Labor In-cockpit Automation System) testato di recente. E il 18 ottobre scorso un Cessna Caravan pilotato da un impianto robotico è decollato dallo scalo di Manassas in Virginia, base di Aurora. A bordo del Cessna però il robot non era da solo, alla sua sinistra un pilota umano colloquiava con il “collega” tramite un tablet.

Il progetto Alias, riferisce La Stampa, non punta però a essere applicato ad aerei innovativi o di nuova generazione, fatti apposta per i piloti-robot, ma ai normali velivoli già in servizio per il trasporto merci. Un progetto caldeggiato dalle compagnie aeree, felicissime di poter rinunciare a metà dei piloti che volano in tutto il mondo e convinte che i piloti-robot permetterebbero di eliminare il fattore umano dagli incidenti aerei.

Un dubbio però rimane: i piloti-robot potrebbero essere vulnerabili alle intrusioni di hacker informatici. In ogni caso per ora i sondaggi dicono che nessun viaggiatore, turista o uomo d’affari sarebbe disposto a salire su un velivolo guidato da un robot.