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Aeroporto di Bolzano, il “no” stravince al referendumERT

L'aeroporto di Bolzano

L’Alto Adige ha detto “no” alla riqualificazione e ampliamento dell’aeroporto di Bolzano. Il referendum si è infatti concluso con il 71,6% di voti contrari e il 28,4% di favorevoli, superando ampliamente il quorum (sarebbe stato sufficiente il 40%, ma ha votato il 46,7% degli aventi diritto).

Se avesse vinto il “sì”, l’aeroporto Dolomiti sarebbe stato trasformato in uno scalo regionale funzionante di categoria 2C, operativo dalle 6 alle 23. Il nuovo status avrebbe permesso alla struttura di sfruttare fondi pubblici (ne abbiamo scritto qui), sotto il controllo della provincia di Bolzano, e di accogliere voli di linea, dando nuovo slancio allo sviluppo turistico della regione, di fatto comodamente raggiungibile solo in auto.

In seguito all’esito del referendum, la provincia autonoma dovrà liquidare la società di gestione dell’aeroporto, e dare il via a una gara europea per incaricare del compito una nuova azienda privata. Le aree in cui il voto contrario è stato maggiore sono quelle maggiormente vicine allo scalo, con i comuni di Appiano e Laives. I sì invece sono stati superiori alla media nelle vallate ladine e nelle zone a più alto sviluppo turistico.

Il Dolomiti rimarrà quindi ancora senza voli di linea; resteranno validi i pochi charter estivi in programma.