Airplus: in arrivo la ripresa del business travel

Business Travel
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Un minor numero di voli, viaggi che hanno coperto distanze limitate, meno anticipo sulle prenotazioni e mediamente trasferte più lunghe per il 2020. E poi, la ripresa di alcuni voli intercontinentali e viaggi programmati con più anticipo nei primi tre mesi dell’anno in corso. È la fotografia dei viaggi d’affari in aereo riportata dall’AirPlus Business Travel Index, che registra i dati delle transazioni di volo effettuate con le soluzioni di pagamento AirPlus in Italia, Germania, Austria, Svizzera, Belgio, Francia, Olanda e Regno Unito.

Durante il primo anno della pandemia, rivela AirPlus, si è volato pochissimo. Nella seconda parte del 2020, in Europa, si è registrato un settimo dei collegamenti aerei rispetto allo stesso periodo del 2019. Anche le distanze percorse sono state più brevi: sul totale dei voli effettuati dai viaggiatori d’affari in Europa, il 52,2% sono stati voli domestici, contro il 39,2% dello stesso periodo del 2019. Tra luglio e dicembre 2020, il 37,5% dei voli d’affari in Europa sono stati collegamenti continentali, mentre negli stessi mesi del 2019 questo dato si attestava a poco meno del 50%. Nella seconda metà del 2020, infine, solo il 10,3% dei viaggi ha avuto come meta una destinazione intercontinentale fra Americhe, Asia, Africa, Australia o Nuova Zelanda. Nello stesso periodo del 2019 i voli intercontinentali contavano, invece, per un 15,4%.

All’inizio del 2021, con la prospettiva dell’avanzamento della campagna vaccinale inizia a cambiare anche l’andamento dei viaggi d’affari che registrano i primi segnali di ripresa. Tra gennaio e marzo 2021, nonostante un numero ancora alto di infezioni e restrizioni rigide, si è registrata una ripresa dei voli a lungo raggio, dove quasi un viaggiatore su cinque (18,4%) ha compiuto una trasferta intercontinentale. Al tempo stesso, le aziende hanno iniziato a pianificare di più: l’anticipo di prenotazione si è attestato a 17,3 giorni dalla data di partenza, sempre a livello europeo. Ancora in crescita il trend che ha visto aumentare la permanenza fuori casa dei viaggiatori. In media, nei primi tre mesi del 2021, la durata delle trasferte è stata di circa 12,9 giorni.

Per quanto riguarda l’Italia, la percentuale dei voli intercontinentali, che era al 18,2% nella seconda metà del 2019, è scesa al 10,7% nello stesso periodo del 2020, per poi risalire al 15,4% nei primi tre mesi del 2021. Per chi, comunque, ha viaggiato per affari, il tempo trascorso in trasferta si è decisamente allungato: una media di 10,8 e 11,8 giorni, rispettivamente, nel 2020 e 2021, quando nel 2019 era di 6,8 giorni.