Alberghi, Confindustria: “Per ripartire serve la decontribuzione”

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La decontribuzione del costo del lavoro per tutti i lavoratori del settore alberghiero. E’ quanto chiede Confindustria Alberghi per dare vita a una vera ripartenza del settore, grazie a una misura che agevoli, mantenendo i costi sotto controllo, la riapertura delle strutture.

Dopo l’introduzione della decontribuzione nel primo trimestre ora è necessario che venga estesa a tutti i lavoratori almeno fino alla fine dell’anno“, chiede Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Confindustria Alberghi. “Rispetto a quanto previsto dal Dl Sostegni ter, è necessario un intervento di più ampio respiro ovvero un esonero contributivo che tenga conto non solo delle nuove assunzioni con contratto a termine o stagionale, ma che riguardi anche i lavoratori in forza alle aziende, richiamati dagli ammortizzatori sociali“.

Una misura, quella invocata dall’associazione imprenditoriale, che riguarda almeno 358mila addetti che gli hotel dovranno richiamare in vista di una lenta ripresa del settore. “In un quadro come l’attuale, in cui la ripresa sarà necessariamente lenta e discontinua, è difficile che ci siano le condizioni per richiamare da subito l’intero organico in servizio e rinunciare allo strumento della cassa“, sottolinea la presidente di Confindustria Alberghi.

Per questo è necessario, come già fatto lo scorso anno, potere utilizzare i due strumenti – cassa e decontribuzione – contemporaneamente per accompagnare imprese e lavoratori in attesa che la ripresa si consolidi“.

In questo senso sono stati presentati emendamenti al decreto legge Milleproroghe che entro la settimana verrà esaminato alla Camera.