Quali sono le città italiane che offrono il miglior rapporto qualità-prezzo sul fronte alberghiero? A questa domanda risponde l’analisi di Hotel.info, che ha stilato la classifica delle metropoli più virtuose in termini di ospitalità sia in Italia sia in Europa sulla base delle valutazioni dei clienti. Già da alcuni anni il gradimento per il rapporto qualità-prezzo del settore alberghiero italiano sta leggermente aumentando. Per questo risulterebbero essere decisivi soprattutto due fattori. “Da un lato i portali di prenotazione e valutazione degli hotel contribuiscono a una buona comparabilità e alta trasparenza. Dall’altro lato, in generale, la concorrenza più forte porta il settore alberghiero a fare sempre di più per i propri ospiti”, spiega Jörg Malang, Managing Director presso Hotel.info.
Attualmente l’aumento nelle valutazioni del settore alberghiero italiano con un rialzo di circa 0,3 punti e il raggiungimento di 7,66 punti, è addirittura ancora più notevole. Questo perché quest’anno, oltre ad una migliore gamma di servizi, anche i prezzi per i pernottamenti alberghieri dovrebbero essere diminuiti. Solo nel mese di settembre i costi di pernottamento in Italia sono calati, secondo i calcoli di Hotel.info, di circa il 4% raggiungendo in media 96,36 euro. In sintesi, si potrebbe concludere che i prezzi in calo rendono più contenti, perché gli ospiti degli hotel pagano di meno per lo stesso servizio o ottengono, per la stessa cifra, maggiori prestazioni. A livello italiano, è Bologna la città che convince per il miglior rapporto qualità-prezzo. Con 8,17 punti la città universitaria ai piedi dell’Appennino è la prima in classifica, seguita da Palermo (7,95) e Catania (7,87). Milano è solo in 11a posizione, con un punteggio di 7,40, mentre Roma addirittura dodicesima, con 7,33 punti. In Europa, il miglior rapporto qualità-prezzo è offerto da Praga, la prima in classifica. La città d’oro con i suoi 8,20 punti distacca Lisbona (8,04). A Londra (6,71), Mosca (6,69) e Amsterdam (6,68) i settori alberghieri locali mostrano invece un potenziale di crescita.
