Alitalia vola via da Pescara e Perugia. I presidenti di Umbria e Abruzzo chiedono un incontro con Ball

Aeroporto d'Abruzzo, Pescara.
Aeroporto d'Abruzzo, Pescara.

Umbria e Abruzzo tentano di convincere Alitalia a non abbandonare gli scali di Perugia e Pescara. Come riferisce umbria24.it, il presidente della regione Abruzzo Luciano d’Alfonso insieme a quello dell’Umbria Catiuscia Marini hanno scritto una lettara a Cramer Ball, neo amministratore delegato alitalia, per sollecitare un incontro in cui discutere della questione. Alitalia ha cancellato a partire dal primo aprile i voli da Pescara a Roma e deciso di tagliare anche il Roma-Perugia.

Nella lettera, i presidenti ribadiscono che gli scali di Perugia e di Pescara sono strategici, perchè complementari a quello di Roma Fiumicino.  Infatti, come specificato nelle lettera “Gli aeroporti del Centro Italia sviluppano complessivamente un traffico di circa 40 milioni di passeggeri, concentrato per il 90 per cento sullo scalo di Roma Fiumicino. In questo contesto gli scali di Perugia e Pescara risultano complementari a quelli laziali, potendo ricoprire un ruolo strategico in ragione del sistema infrastrutturale del territorio del Centro Italia, caratterizzato dalla rete dei collegamenti viari e ferroviari sulla direttrice nord-sud e da una debole rete dei collegamenti trasversali est-ovest”. I due presidenti aggiungono che in questo contesto “coerentemente con le politiche strategiche europee e nazionali secondo le quali occorre incoraggiare l’attività degli scali minori per decongestionare i grandi scali, la presenza di Alitalia risulta fondamentale al perseguimento di questi risultati”.

I presidenti chiedono quindi a Ball la “disponibilità a incontrarci per valutare un sistema di reciproche convenienze che porti a un aumento dei rispettivi volumi di traffico, con l’obiettivo di migliorare e rafforzare il servizio del trasporto aereo, attraverso l’operosità di Alitalia nelle nostre infrastrutture aeroportuali”.