Alitalia, si chiude venerdì. 2.200 gli esuberi, da Etihad 560 milioni

Gabriele Del Torchio: il cda ha detto sì al matrimonio tra Alitalia ed Etihad

Fiducia. Malgrado una “ristrutturazione sarà dolorosa”. Così Gabriele Del Torchio, amministratore delegato Alitalia, che, a margine della presentazione del Rapporto Enac 2013, definisce la situazione con Etihad, confermando che la trattativa con gli emiratini è a buon punto e svela anche i tanto dettagli risaputi ma mai ufficializzati: Etihad investirà infatti “560 milioni di euro”, e la richiesta di esuberi ammonta a “2.200: naturalmente bisognerà trovare le forme di tutela sociale per persone che purtroppo devono uscire dell’azienda” ha aggiunto Del Torchio. Dal’incontro del 12 giugno con i sindacati se ne saprò di più.

Venerdì quindi si chiuderà, con le banche (Intesa, UniCredit, Mps e Banca Popolare di Sondrio, con ql ultime due un po’ più frenate) a collaborare con la cancellazione di un terzo del debito con la compagnia e convertendo la restante esposizione in azioni. A dar man forte alle affermazioni de Del Torchio, quelle del consigliere delegato di Intesa San Paolo, Carlo Messina: “noi siamo responsabili. Non usciremo dal capitale prima del 2017 quando, se tutto andrà bene, tornerà a generare utili. E quindi sarà un’opportunità per tutti gli azionisti attuali e futuri ” ha detto il rappresentante del primo azionista dell’aerolinea.