Balkan Express: la rinascita dei Balcani passa dal turismo religioso

Angioletto De Negri, patron della Bmt, e Igor Asciutto direttore commerciale di Balkan Express a Napoli.

Alla tavola rotonda organizzata durante la recente BMT di Napoli dal titolo “I viaggi della fede nella rinascita dei Balcani” era presente anche Paolo Brosio che ha portato la sua testimonianza di fede, essendo un assiduo frequentatore di Medjugore, presentando nel contempo anche il suo ultimo libro, “I misteri di Maria”. Il perché è presto detto; la rinascita dei Balcani turistici nasce anche, e soprattutto, attraverso il turismo religioso, che “è un fenomeno in grande espansione. Sono 21 milioni i ‘turisti della fede’ italiani che scelgono per le vacanze di soggiornare in monasteri, eremi, case d’accoglienza e di visitare musei, santuari, conventi. I viaggi per motivi religiosi costituiscono il 2,1% del totale, con un incremento pari al 48,5%; assorbendo il 5% del fatturato del comparto che ogni anno porta in Italia 3,5 milioni di euro e oltre 5 milioni e mezzo di presenze annuali.  Inoltre i dati mostrano un aumento del 30% di visitatori provenienti dai Balcani diretti in Campania” ha spiegato  Igor Asciutto, direttore commerciale dell’operatore specializzato nei Balcani, da cui il nome, ma anche nei viaggi religiosi Balkan Express.

E lo ha sottolineato anche il patron della BMT, Angioletto De Negri: “Il turismo religioso costituisce un importante segmento del mercato turistico, che ogni anno registra grandi numeri, interessando, non solo le persone  devote alla fede, ma anche coloro che amano viaggiare”. Importante per questo segmento, come per ogni altro nell’ambito turistico, sono poi i collegamenti aerei, per i quali Balkan ha fatto un forte accordo con Mistral Air, la compagnia delle Poste, rappresentata a Napoli dal suo direttore commerciale Mark Camilleri, con la quale Balkan vola dalla città partenopea sullo scalo di Mostar, quello più vicino a Medjugore: “Grazie alla collaborazione con Balkan Express abbiamo registrato una notevole crescita del business. Siamo infatti riusciti a realizzare voli regolari su aeroporti che prima non era possibile raggiungere con assiduità” ha detto Camilleri.

 “L’aeroporto di Mostar oggi registra numeri fino a poco tempo fa impossibili. Tra incoming e outgoing registriamo un flusso di oltre 90.000 passeggeri, l’obiettivo stabilito entro il 2016 è di aumentare il flusso turistico oltre i 110 mila. L’Italia, in questo contesto, costituisce una delle nazioni con più rilevanza in termini di turismo offerto grazie ai voli diretti effettuati dagli aeroporti di Napoli e Bari per Mostar, seguono la Svezia e l’Irlanda – ha detto il direttore dello scalo bosniaco Marin Raspudić -. Meta principale è ovviamente Medjugorje che per la sua spiritualità è oggi punto di riferimento per il pellegrinaggio dell’est Europa, seguita immediatamente da mete puramente vacanziere e naturalistiche che attirano turisti di tutta europa grazie alle bellezze offerte dal territorio” .