Da alcuni giorni Booking ha aggiunto una serie di servizi al proprio portale di prenotazione di hotel e appartamenti avvicinandosi al modello di Expedia: oltre al soggiorno ora infatti è possibile ricercare diversi altri servizi da abbinare: dai voli a treni e autobus, dal noleggio auto alla richiesta di un taxi fino al classico pacchetto turistico.

Ogni servizio è realizzato in collaborazione con un partner specializzato: se per la ricerca voli c’è il metasearch di casa, Kayak, per i pacchetti la piattaforma in white label è quella di lastminute.com (per intenderci la stessa di volagratis), per la ricerca di treni e bus è stata realizzata un partnership con GoEuro, mentre il noleggio auto e la prenotazione ristoranti sono quelle di Rentalcars.com e OpenTable, altre due società del gruppo Priceline. Infine il servizio di prenotazione taxi da e per l’aeroporto è offerto da Rideways.

Rispetto ad Expedia abbiamo quindi sia servizi in house che servizi in outsourcing, la dimostrazione di un trend che è sempre più presente nel mondo ipermediato delle prenotazioni online: non è più particolarmente importante il customer journey dell’utente, vale a dire il percorso che fa prima di prenotare. Assodato che il cliente prima o poi prenota l’importante è stare in più posti possibili e prendere una fetta della torta totale. Poco importa che sia una commissione sulla prenotazione, un pay per click o un fisso mensile: l’importante sembra sia erodere ulteriormente i già risicati margini sul prodotto turistico.