Cattivi ristoratori, attenti: a New York la sanità pubblica indaga nei social

Tempi duri per i ristoranti di New York, grazie alla collaborazione tra CDC e il social Yeld

È successo a tutti di star male dopo un pranzo fuori o una cena al ristorante. Vomito, diarrea, febbre sono le conseguenze “tipiche”, che nella stragrande maggioranza dei casi portano al massimo a una cattiva recensione sui siti che le raccolgono. A New York, invece, grazie a un progetto pilota del CDC, Centers for Desease Control and Prevention, si fa un passo in più: utilizzando i social media, per l’esattezza Yelp, l’ente pubblico riesce a venire a conoscenza di episodi di intossicazione che altrimenti non sarebbero mai giunti alla sua osservazione. Il progetto, come spiega il New York Times, utilizza un software sviluppato dalla dalla Columbia University, che ha indagato circa 294.000 recensioni postate nel 2012 e 2013, alla ricerca di parole come vomito, diarrea e malattia in modo da realizzare una casistica e individuare gli esercizi più… pericolosi. Il progetto continua tuttora, con reviews quotidiane, in modo da essere più tempestivi e più efficaci nel far scattare le ispezioni sanitarie.