Chiude Stayzilla, l’Airbnb indiano: sospese tutte le prenotazioni

Con un post sul blog della società il Ceo di Stayzilla, Yogendra Vasupal, ha annunciato “una delle più ardue decisioni della sua carriera”: quella di chiudere la società da lui fondata, piattaforma di ricerca per appartamenti attiva sul mercato indiano dal 2005 e forte di 34 milioni di dollari di finanziamenti ricevuti dagli investitori.

Nel post Vasupal ripercorre le tappe della startup e spiega che il fallimento è dovuto principalmente al fatto che prima del loro ingresso non esisteva un mercato degli affitti brevi in India e che il loro investimento si è dovuto concentrare sull’educare il mercato e creare l’offerta, oltre che attrarre la domanda. La decisione della chiusura è stata sofferta, ma inevitabile per essersi resi conto, dopo aver raggiunto la cifra comunque considerevole di 8000 appartamenti in 900 città, di non avere la forza di attuare una strategia capillare su tutto il territorio indiano.

Per questo sono state sospese tutte le prenotazioni sul sito web e saranno onorate solo quelle effettuate con check-in entro il 28 febbraio 2017.. Quelle successive saranno cancellate e i soldi restituiti.

L’avventura si chiude con una promessa: Stayzilla un giorno ripartirà, ma con un modello di business profondamente rivisto.