Dal tu degli spagnoli di Iberia al vos degli argentini di Aerolineas Argentinas. Questo il percorso di Claudio Neri, il direttore commerciale del vettore argentino, che si aggirava nei corridoi della BMT di Napoli, incontrando fornitori, giornalisti e amici: “anche se ultimamente ho dovuto utilizzare anche il you”, dice Neri facendo riferimento alla fusione di Iberia con British Airways nel gruppo Iag: “ora sono in una compagnia che mi ricorda un po’ quello che facemmo con Iberia; sanare una compagnia pubblica focalizzandoci sul miglior mercato che avevamo, ovvero l’America Latina. Con Aerolineas, anch’essa statale, che sta cambiando la flotta, dagli A340 agli A330, con un risparmio di carburante del 20% circa” spiega Neri. “ne abbiamo ordinati quattro e il primo è già entrato in flotta. Su Roma inizialmente voleremo alternativamente con i due aeromobili. A340 che ci servirà comunque nel momento in cui ci servirà più capienza”.
Una flessibilità assolutamente interessante, utile su tutti i voli lungo raggio, Roma, Madrid e Barcellona sull’Europa, Miami e New York negli Stati Uniti e Cancun, La Havana e Santo Domingo nel Caribe. Con in più una flotta regionale “composta da B737 e da Embraer 190 nuovissimi, “di soli 4 anni di età media” sottolinea Neri. Una rete regionale molto sviluppata in Argentina che sull’Italia Neri vuole sviluppare con l’accordo di intermodalità con Trenitalia, “praticamente chiuso”. Insomma, Aerolineas affina le armi anche in Europa, e in Italia in particolare, dove Neri, anche se non a brevissima auspica “un’altra destinazione”. Dipende ovviamente dai risultati, in particolare su Roma. Ma, con un “alleato” come Papa Francesco sulla capitale…
