Club del Sole entra nel Programma Eilte di Borsa Italiana

Club del Sole è entrato in Elite, il programma di Borsa Italiana dedicato alle imprese ad alto potenziale di crescita.

Francesco Giondi, CEO di Club del Sole ha detto: “Il programma Elite nasce per la formazione e il tutoring delle imprese che vogliono intraprendere un percorso di sviluppo organizzativo e manageriale. Affianca le imprese attraverso iniziative di formazione e le accompagna in un processo di cambiamento culturale e organizzativo. Ecco perché abbiamo deciso di prendervi parte: siamo focalizzati sull’aspetto culturale, non su quello finanziario. L’investimento sul capitale umano è un elemento essenziale per la crescita di un’azienda contemporanea, ancora di più nel settore dell’ospitalità, dove il fattore umano è decisivo”.

Il focus e l’attenzione di Club del Sole sono infatti concentrati su tre linee strategiche di sviluppo aziendale.

La prima è una linea che lavora e insiste sul posizionamento strategico di marca: l’azienda continuerà a migliorare, arricchire e potenziare i servizi che i suoi ospiti trovano e troveranno nei villaggi, migliorando il grado di comfort e di soddisfazione. Il punto di arrivo sarà il definitivo passaggio da Camping Village a Village per essere il punto d’incontro “pop” tra le boutique dell’open air e l’ospitalità per tutti. La seconda linea di sviluppo prevede una crescita controllata in termini di offerta e di prodotto per consolidare ulteriormente la leadership di vacanza all’aria aperta all’italiana verso segmenti di mercato (come la montagna) o territori (come il Sud Italia). La terza linea di sviluppo prevede di continuare ad investire sull’azienda e sul prodotto per essere sempre più in linea con le richieste del mercato in merito alla sostenibilità ambientale, ecologica, sociale.

Questo ingresso è innanzitutto un messaggio verso tutto il team di Club del Sole. E’ un’operazione di people&culture: l’obiettivo è quello di far crescere tutti i nostri collaboratori, ad ogni livello. Preferiamo investire su di loro piuttosto che rivolgerci al mercato per trovare nuovi manager e talenti. Vogliamo coltivare internamente una cultura aziendale strutturata, professionale, manageriale”, ha proseguito il manager.