Club Med, i cinesi rilanciano e (ri)sorpassano Bonomi

Andrea Bonomi si avvia a diventare il maggior azionista di Club Med

Un’interminabile volata fatta di sorpassi e controsorpassi quella che alla fine vedrà il vincitore mettere le mani su Club Med. Dopo il rilancio di Andrea Bonomi che sembrava aver allontanato definitivamente l’insidia cinese, è di oggi la notizia di un ritorno alla carica di Fosun che ha messo una cinquantina di milioni di euro di differenza fra l’offerta degli investitori orientali e quella del gruppo guidato dal finanziere milanese, a vantaggio dei primi.
Insieme agli alleati francesi di Ardian, gli investitori orientali offrono 22 euro per azione per aggiudicarsi la società dei viaggi, valorizzando così il Club Mediterraneé fino a 839 milioni complessivi e confermando comunque le voci che già nei giorni scorsi anticipavano la mossa odierna. L’offerta della Global Resorts dell’imprenditore italiano valeva 790 milioni.
Secondo le indiscrezioni, lunedì si dovrebbe tenere il board del Club Med per nominare un advisor e procedere alla valutazione della nuova offerta.
Nella partita in corso fra i due gruppi concorrenti, si è partiti da un’offerta iniziale della Fosun pari a 557 milioni di euro e si era arrivati ai 790 milioni offerti da Bonomi. Ora si è toccata quota 839 milioni da parte cinese, per la gioia del presidente del gruppo francese in vendita, Henry Giscard d’Estaing, che non ha mai nascosto la sua preferenza per una soluzione non italiana.
Il consorzio Global Resorts è composto oltre che da Bonomi (con il 90%) dal magnate sudafricano Solomon Kerzner che controlla le catene alberghiere Atlantis e One and only, dalla Gp investments, proprietaria della Brazil hospitalyt group e dai manager del parco di divertimenti spagnolo Port Aventura che fa capo alla famiglia Bonomi.