Gli incidenti di percorso estivi degli operatori del turismo, come il recente caso di Sueño Holidays che ha cancellato le rotazioni charter per Tenerife previste da Napoli ad agosto, hanno riproposto l’annosa questione dell’affidabilità delle aziende che operano nel settore dell’intermediazioni di viaggi

“Siamo alle solite – lamenta Angelo de Negri, amministratore del tour operator napoletano I Viaggi dell’Airone – le distorsioni del nostro settore diventano più evidenti appena si alzano le temperature. Le vittime della situazione, però, oltre ai malcapitati clienti, siamo anche noi stessi tour operator che perdiamo di credibilità agli occhi del mercato. Anche questa volta mi chiedo: quale fondo di garanzia risarcirà le vittime di chi quest’anno ha alzato bandiera bianca a stagione in corso?”.

Il fondo di garanzia infatti protegge dagli operatori italiani che hanno dichiarato fallimento, ma non copre certi i danni da vacanza rovinata di chi si è visto cancellare il proprio volo a ridosso dell’estate, magari da un operatore con sede all’estero.

L’imprenditore napoletano punta il dito sull’assoluta mancanza di controlli di merito sulle attività di chi vende viaggi:  non solo quindi sull’avere le carte in regola ma anche sull’essere in grado di prestare le garanzia sufficienti per affrontare una stagione turistica. Chi opera nel settore, specie da indipendente, deve assumersi i rischi di impresa, anche stipulando apposite polizze assicurative.

“Chi balla da solo – spiega De Negri – deve dimostrare più degli altri di avere le carte in regola e quali garanzie offre. Più in generale, credo occorra un decreto che stabilisca che così come esistono le farmacie abilitate in esclusiva alla somministrazione di medicinali, allo stesso modo si debba concedere l’esclusiva di settore alle agenzie di viaggi abilitate”.

Dal Mibact è arrivato recentemente un assist decisivo in tal senso con la proposta di definire quale deve essere il soggetto autorizzato a vendere viaggi, come riportato da Travel Quotidiano. “Magari passasse una  legge del genere – auspica de Negri – c’è bisogno di uno strumento che stabilisca chi è davvero qualificato a portare avanti la nostra attività, con le garanzie del caso, soprattutto a livello assicurativo”.

De Negri punta il dito anche sulla mancanza di rappresentatività degli stessi protagonisti del settore: “Occorrono associazioni forti e con grandi numeri per avere un maggior peso ai tavoli di discussione dove siedono sempre i soliti noti, che spesso non godono di un largo consenso. Occorrerebbe una FIAVET forte per le agenzie così come è ASTOI che rappresenta i tour operator. La Campania è un esempio di come le cose in questo senso non funzionano con una leadership FIAVET ormai stanca, statica e stagionata. Bisogna rinnovare e ringiovanire, gente motivata per sostituire chi oggi è solo un nostalgico reduce delle lontane stagioni d’oro del turismo”.