Destagionalizzare il turismo balneare nel sud Italia: per PaesiOnLine si può

Destagionalizzare si può. È questa la conclusione che emerge dallo studio realizzato da PaesiOnLine, in collaborazione con Datameteo, su alcune destinazioni di vacanza italiane che potrebbero proficuamente allungare la propria stagione balneare. L’indagine mette a confronto i dati climatici e del territorio di 7 destinazioni italiane (Catania, Lampedusa, Palmi, Palinuro, Otranto e Villasimius) con 5 destinazioni top internazionali (Malé alle Maldive, Varadero a Cuba, Zanzibar in Tanzania, Playa del Carmen in Messico e Praslin alle Seychelles) per dimostrare che i valori delle destinazioni italiane sono in alcuni casi anche più favorevoli rispetto a quanto avviene nelle destinazioni estere menzionate.

La ricerca: dati climatici e meteorologici

Il primo elemento a supporto della tesi della destagionalizzazione è rappresentato dalle temperature medie delle località individuate. È interessante soprattutto il dato relativo al mese di settembre. Nel quinquennio 2011/2015, le temperature medie del mese di settembre sono sempre superiori ai 23° C. per tutte le destinazioni analizzate mentre le massime superano i 27,5° C.; l’unica eccezione è rappresentata dalla media delle temperature massime di Palinuro, che a settembre si ferma a 26,4° C., un valore che permette comunque di godere al meglio delle spiagge cilentane.

Nel complesso si tratta quindi di valori che permettono a queste località e alle zone che rappresentano di “fare turismo balneare” a settembre, allungando di un mese la stagione. L’ipotesi è rafforzata dal fatto che tendono a essere in numero contenuto anche i giorni di pioggia medi: a settembre la media delle località prese in esame è di 7 giorni di pioggia, con Lampedusa e Palinuro ampiamente sotto la media (rispettivamente 3 giorni e 5 giorni).

Se si paragonano i valori ottenuti dalle località italiane con le top destination estere prese in esame, si ha un’ulteriore conferma di quanto affermato: nel periodo preso in esame (aprile/ottobre) le temperature medie delle cinque località estere sono più alte (si va dai 25,8° C. di Zanzibar ai 28,3° C. di Malè) ma sono molti di più anche i giorni di pioggia medi al mese (dai 6 di Zanzibar ai 21 di Varadero, con una media di 16 giorni).

Dai dati forniti da Datameteo emerge come anche il mese di ottobre possa essere attrattivo per chi vuole ancora fare un bagno: le temperature medie sono quasi sempre sopra i 20° C. Di particolare interesse il dato di Lampedusa che, sia per valori medi sia per valori massimi, è una destinazione che può fare concorrenza alle top destination internazionali, con valori di poco inferiori a quelli di Varadero o Playa del Carmen e un numero di giorni di pioggia decisamente più basso. Da questo punto di vista Lampedusa potrebbe attirare turisti fino a ottobre inoltrato pur in assenza di eventi di particolare rilievo, cosa che invece caratterizza le altre località osservate.

Gli eventi

Un altro elemento a favore di questa tesi è costituito dalla presenza di eventi che rendono ancora più attrattivi questi mesi (settembre e ottobre) come pure quelli primaverili (aprile, maggio e una parte di giugno).

A Catania, ad esempio, i mesi di settembre e ottobre sono quasi “ideali” per visitare questa zona; a inizio settembre ad Aci Castello, circa 10 chilometri da Catania, si tiene la Sagra dell’Arancino mentre a ottobre si svolgono due degli eventi più importanti della provincia. A cavallo fra i due mesi a Bronte si organizza la Sagra del Pistacchio mentre per tutto il mese di ottobre c’è l’Ottobrata Zafferanese a Zafferana Etnea (a circa 30 chilometri dal capoluogo): un intero mese con tanti appuntamenti, dalla sagra dell’uva a quella del miele.

Se la zona di Catania si segnala per ottobre, a San Vito Lo Capo, dall’altra parte della Sicilia, il mese migliore è quello di settembre: temperature massime che sfiorano i 29° C. e la possibilità di partecipare al Cous Cous Festival che si tiene ogni anno nella seconda metà di settembre proprio nel paese in provincia di Trapani.

Anche la costa tirrenica della Calabria è piuttosto attiva nel periodo di settembre e ottobre, grazie a un particolare “mix” tra i paesi dell’interno e la città di Reggio Calabria: ottobre è il mese delle sagre a Santo Stefano in Aspromonte, che ospita la Sagra dei Funghi e la Sagra del Cinghiale, mentre a settembre la città capoluogo si anima con la festa della Madonna della Consolazione, chiamata più semplicemente “Festa di Madonna” dai cittadini di Reggio Calabria: dieci giorni di festeggiamenti per tutta la famiglia, da alternare a qualche tuffo nello splendido mare della punta d’Italia.

Nella zona di Otranto, e in tutta la Puglia, l’ultima domenica di maggio si tiene “Cantine Aperte”, per degustare gli ottimi vini prodotti in questa zona. Da segnalare anche, però a metà ottobre, la Sagra della Volia Cazzata, ovvero dell’oliva ripiena, che si tiene a Martano a circa 20 chilometri da Otranto.

Anche nel Cilento gli eventi più interessanti nel periodo considerato sono quelli che precedono l’alta stagione; si segnala in particolare la Sagra del Pescato di Paranza che si tiene a metà giugno a Castellabate.

Infine sulla costa sudorientale della Sardegna ci sono la Sagra degli Agrumi, che si svolge a inizio aprile a Muravera, e la Fiera Internazionale della Sardegna, un appuntamento storico che si tiene a Cagliari tra la fine di aprile e l’inizio di maggio ed è facilmente raggiungibile dalle cittadine e dai paesi della costa.