Ebit Solidale, 1000 buoni spesa a sostegno dei lavoratori

Con l'iniziativa Ebit Solidale sono stati distribuiti 1000 buoni spesa a scalare del valore di 250 euro l'uno, da spendere presso i supermercati UNES

Mille buoni spesa del valore di 250 euro l’uno, da utilizzare presso i supermercati Unes. Largo ai fatti con Ebit Solidale, iniziativa a favore dei lavoratori del settore turistico messa a punto proprio dall’Ente Bilaterale dell’Industria Turistica, ente promosso da Assolombarda e dai sindacati Filcams CGIL, Fisacat CISL e Uiltucs UIL). “È la dimostrazione tangibile del nostro a sostegno dei lavoratori contro la crisi, ha dichiarato Silvano Campioni, presidente di Ebit. La card, distribuita in base a una graduatoria che tiene conto del reddito, non è una novità per i lavoratori delle 74 aziende aderenti a Ebit e assunti con il contratto di turismo di Federturismo AICA. “La prima iniziativa di questo tipo è stata varata nel 2010 – ricorda Campioni – ma quest’anno è stata realizzata addirittura in forma doppia, ovvero in due edizioni, per uno stanziamento complessivo di 461.000 euro”. E, a giudicare dal numero di richieste pervenute (quasi 1.400, da parte di lavoratori con un reddito inferiore ai 35.000 euro lordi) la possibilità di fare la spesa gratis è stata molto, molto apprezzata.

Anche se negli obiettivi di Ebit ci sono pure la formazione e l’inserimento nel mondo del lavoro, la priorità del momento, complice il perdurare della crisi, sono e restano le azioni a sostegno del reddito.

“Vogliamo costruire un rapporto di fiducia con i lavoratori, dando vita a iniziative utili e replicabili”, dice ancora Campioni. Nel 2015 le card ritorneranno con la stessa formula a scalare, con un investimento di ‘soli’ 250.000 euro e con una sola edizione, “ma stiamo già studiando altre iniziative”. Coglie la palla al balzo Paolo Paronzini, direttore marketing Unes Supermercati, con la proposta – ovviamente ancora tutta da valutare – di uno sconto ad hoc per tutti i lavoratori di Ebit. In questo modo, non verrebbe a mancare il risparmio sulla spesa, ma contemporaneamente si libererebbero delle risorse, da investire in nuove iniziative