Enit con Agis, Federculture e Italia Festival: cultura e musica per promuovere l’Italia bella e creativa

Spettacoli di richiamo internazionale e piccoli festival, manifestazioni letterarie e mostre d’arte, musica, concerti e borghi: la cultura e lo spettacolo dal vivo si uniscono a natura, storia e paesaggio per rendere l’immagine dell’Italia più bella e creativa. Come riporta l’Ansa, è questo il fulcro dell’accordo di collaborazione che l’Enit ha firmato oggi pomeriggio a Roma con Agis, Federculture e Italia Festival per valorizzare in modo condiviso le attività culturali e gli spettacoli diffusi sul territorio italiano utilizzandoli come asset strategici per lo sviluppo del turismo.

Cultura e turismo devono diventare quindi gli elementi di un binomio indispensabile per puntare sul patrimonio immateriale del nostro Paese, per promuovere anche le zone meno note ma anche ad aumentare la permanenza dei turisti sul suolo italiano, arginando il turismo mordi e fuggi. Per farlo, grazie all’accordo, le 4 istituzioni metteranno insieme il proprio know how per creare una strategia comune. Innanzitutto, stileranno un calendario coordinato degli eventi in programma in Italia che poi l’Enit promuoverà nelle proprie sedi all’estero. Particolare attenzione sarà rivolta alle attività organizzate nelle regioni colpite dal sisma, Umbria, Abruzzo, Lazio e Marche, per favorire una rinascita anche economica dei territori. Prevista anche la presentazione dei festival italiani all’estero in occasione delle principali fiere a cui l’Enit parteciperà, oltre a collaborazioni digitali e sui social network con inserimento di link e banner nei rispettivi siti.

“Il marchio Italia è forte, è il terzo più conosciuto al mondo dopo Coca Cola e Giochi Olimpici”, ha detto al tavolo della firma dell’accordo Evelina Christillin, presidente Enit, “noi dobbiamo puntare sul Made in Italy che non è solo food, moda e design ma anche beni culturali e spettacolo, legandoli al turismo. L’Enit farà da cassa da risonanza, ovviamente sempre con l’obiettivo comune di tener d’occhio la sostenibilità dei flussi turistici”.