Con l’estate in arrivo, è tempo per gli albergatori di mettere mano ai dati e organizzarsi per accogliere i viaggiatori: per questo Trivago ha analizzato le tendenze dell’estate 2018, per dare agli operatori dell’incoming qualche consiglio pratico per raggiungere i potenziali clienti.
Tra i dati principali considerati dal metasearch, risulta che gli stranieri sono il 39%, mentre gli italiani il 61%. A spendere di più sono i primi, con una media di 179 € a notte, anche se il prezzo medio degli italiani (160 €) è cresciuto del 12% rispetto al 2017.
Se invece si va a vedere le nazionalità di chi è interessato a visitare l’Italia, si conferma la tendenza dei paesi più a nord, mentre i classici Paesi “concorrenti”, come ad esempio la Spagna, (o la Grecia, che non compare nemmeno nella top 10) occupano delle posizioni più basse.

 

Scendendo più nel dettaglio, la top 10 dei Paesi stranieri che viaggiano in Italia nel periodo estivo vede Germania (23% sugli arrivi stranieri), Regno Unito (13%) e Austria (6%) in testa. Interessante notare come la Spagna sia scesa all’ottavo posto rispetto alla classifica dei viaggi invernali in cui era proprio in terza posizione con il 9%.

Quanto spendono gli stranieri in Italia?

Tra questi primi dieci, i viaggiatori che spendono di più sono gli svizzeri con un prezzo medio cliccato per notte di 219 €, seguiti da austriaci (206 €) e statunitensi (193 €). Quelli che spendono meno sono spagnoli (144 €) e francesi (160 €). I prezzi sono comunque aumentati rispetto alla media stagionale dell’anno precedente, come si può notare nella tabella qui sotto.

Vediamo infatti tutte le variazioni di prezzo per Paese di provenienza e il soggiorno medio di ognuno.

Quali sono le mete hot italiane?

Per quanto riguarda le destinazioni più cercate per quest’estate trionfano la Puglia e il Veneto con 5 destinazioni tra le prime 6. Vieste è la più cercata, complice forse anche una canzone sanremese dedicata, seguita da Gallipoli e da Bibione. Lignano Sabbiadoro in Friuli è in quarta posizione seguita dalle venete Caorle e Jesolo. Tre posizioni in Top ten anche per l’Emilia Romagna con Milano Marittima, Riccione e Rimini. Chiude la classifica San vito Lo Capo in Sicilia.

Quali sono le differenze tra stranieri e italiani?

Vediamo quali sono le differenze tra i viaggiatori stranieri e quelli italiani in termini di destinazioni preferite.

Per quanto riguarda le mete estive più cercate, i Paesi stranieri si concentrano sul nord con Bibione, Lignano Sabbiadoro e Caorle. Bibione è la più cara tra le tre con un prezzo medio per notte di 202 € (+11% rispetto all’estate 2017), mentre la meta che è cresciuta maggiormente in termini di prezzo è Alghero (all’8° posto con 174 €) con una crescita del 14% rispetto all’anno precedente. La meta più cara in assoluto si attesta Porto Cervo con 367 €.

La classifica stranieri qui sotto:

I viaggiatori provenienti dall’Italia preferiscono invece il sud. La top 10 vede Vieste, Gallipoli e Lido di Jesolo in testa. E compaiono mete come Palinuro, Otranto e Tropea, meno conosciute dagli stranieri.

La classifica italiana qui sotto:

Quali sono le date hot?

Diamo un’occhiata anche agli arrivi e a quali giorni sono i più “trafficati” di quest’estate italiana, a partire dal ponte del primo giugno

Come era prevedibile, il periodo più caldo è agosto, in particolar modo la settimana di Ferragosto. Il giorno di picco in assoluto è l’11 agosto, un sabato, che segna proprio la forte stagionalità che ancora caratterizza l’Italia. Questo è probabilmente dovuto anche alla prevalenza di turismo domestico e alla tendenza tutta italiana di viaggiare proprio durante la settimana di Ferragosto.

Che tipo di viaggio prevale?

È interessante anche notare le percentuali in base al tipo di viaggio. A prevalere, vista la stagionalità della Penisola italiana, sono i viaggi lunghi (42% del totale), stabili rispetto allo scorso anno. A seguire i viaggi infrasettimanali o di lavoro (34%), con un incremento dell’8% rispetto all’anno precedente. Chiudono i viaggi brevi durante il weekend (24%) con un incremento del 3% rispetto allo scorso anno.

Su trivago cliccando qui l’analisi completa con alcuni consigli per gli albergatori