Un’acquisizione che farà rumore: Expedia ha annunciato l’intenzione di inglobare nel gruppo il portale di case vacanze HomeAway.com per la cifra di 3,9 miliardi di dollari, pagati in parte cash e in parte in azioni.

La trattativa deve ora essere approvata dalle autorità essendo entrambe le società quotate in Borsa: se l’affare andrà in porto sarà una delle più grandi acquisizioni di sempre nel settore del turismo. Non è però così scontato essendo Expedia ancora in attesa di completare definitivamente l’acquisizione di Orbitz per 1,3 miliardi di dollari.

HomeAway impiega attualmente più di 1800 persone in tutto il mondo di cui oltre 500 solo in Europa, offre circa 1 milione di annunci online in ben 193 paesi con oltre 40 milioni di visitatori al mese di media.
La mossa di Expedia si inserisce in una lotta ben più complessa per il controllo del mercato degli affitti brevi, ormai dominato da Airbnb che ha una valutazione 6 volte più alta di HomeAway.

Expedia ha già da due anni un accordo con HomeAway per ospitare sul proprio sito le offerte del portale, che nel frattempo si sta a sua volta espandendo in Cina con l’acquisizione di TravelMob. Il deal consente quindi ad Expedia di espandere ulteriormente la sua inventory con un’offerta che ha poche sovrapposizioni con quella attuale e con uno sguardo interessato ai mercati asiatici.

Il management di Expedia ha dichiarato che l’acquisizione darà un impulso alla crescita di HomeAway con ingenti investimenti in marketing e che inoltre perseguirà l’obiettivo di trasformare più rapidamente Home Away da directory di case vacanza a piattaforma che offre prenotazioni dirette.

L’intento di porre un freno all’avanzata di Airbnb è evidente, anche se HomeAway ha per ora un’offerta più ridotta, occupandosi per ora solo di seconde case date in affitto come case vacanza. Offerta che però potrà evolvere in altre direzioni con gli investimenti in marketing del gruppo Expedia.

Bisognerà poi vedere come reagiranno gli altri big del settore, in particolare il gruppo Priceline che da diversi mesi sta rinforzando l’offerta di appartamenti su Booking.com e su Villas.com, e TripAdivsor che già offre case vacanza in 190 Paesi con il suo programma Vacation rentals.