Federalberghi, nel 2021 turismo straniero giù di oltre il 50%

Nei primi undici mesi dell’anno l’Italia ha registrato una flessione del 34,8% delle presenze turistiche rispetto al corrispondente periodo del 2019 (-52,8% per i turisti stranieri e -16% per i turisti italiani).

Sono i dati illustrati da Federalberghi in occasione della presentazione dell’indagine sulle vacanze di fine anno con il ministro Massimo Garavaglia, che mettono in luce tra le altre cose come, in valori assoluti, la perdita di presenze è stata di 146 milioni, di cui circa 113 milioni relative ai turisti stranieri.

A soffrire maggiormente sono le destinazioni tradizionalmente scelte dai turisti stranieri. Secondo gli ultimi dati della Banca d’Italia, infatti, nel periodo che va da gennaio ad agosto la spesa dei turisti stranieri in Italia è crollata del 61,4%, da 30,7 a 11,9 miliardi di euro. Ma la situazione di difficoltà è destinata a proseguire anche durante i mesi invernali.

Basti ricordare, a titolo d’esempio, che la scorsa stagione invernale – ha detto il direttore generale di Federalberghi, Alessandro Nucaraè stata completamente azzerata, che meeting e congressi sono ancora soggetti a limitazioni. Ben che vada, il settore ricettivo italiano chiuderà il 2021 con una perdita di quasi 10 miliardi di euro, in calo di oltre il 36% rispetto al 2019. Nei due anni, la perdita complessiva è di circa 24 miliardi di euro“.

Per quanto riguarda i prossimi mesi, le previsioni di Garavaglia sono chiare. “E’ evidente che sarà un inverno Italia su Italia per cui sarà più un turista italiano quello che andrà nelle nostre belle montagne. Purtroppo per quanto riguarda i turisti di lungo raggio ci sono ancora tante restrizioni e tanti chiari di luna e questa variante Omicron ha arrestato un percorso di apertura di corridoi che si stava avviando bene”, ha detto.

Il Natale 2021 si preannuncia così una fotocopia dell’estate, con vacanze corte, meglio se vicino casa. In totale – è la stima di Federalberghi – saranno oltre 14 milioni gli italiani in viaggio per le festività, una cifra comunque inferiore del 19,9% rispetto al 2019. Nel dettaglio, sui 14 milioni di persone in viaggio, 10,4 lo faranno nei giorni di Natale (e per il 94,6% dei casi rimarranno entro i confini nazionali), diretti verso montagna (scelta dal 25,9% dei turisti in partenza), città d’arte (che attireranno il 20% dei partenti).