Il cda di Ferrovie dello Stato avrebbe rassegnato le dimissioni. Lo scrive l’Adnkronos. Un passaggio che arriva pochi giorni dopo l’annuncio del governo di aver avviato la procedura di privatizzazione.
Il governo ha infatti avviato la scorsa settimana la cessione del 40% del gruppo – sinora guidato dal presidente Marcello Messori e dall’AD Michele Mario Elia -assicurando che la proprietà della rete resterà in mano pubblica, riporta Reuters. L’AD puntava, anche in fase di privatizzazione, a mantenere l’unitarietà dell’azienda, mentre Messori caldeggiava l’ipotesi del ministro dei Trasporti Graziano Delrio, poi adottata dal governo, di non mettere sul mercato la rete ferroviaria. I proventi dell’operazione, in programma nel 2016, serviranno a ridurre il debito pubblico .
Il ministro dell’Economia Pier Carlo Padoan ha apprezzato la scelta del cda di fare un passo indietro rivolgendosi in particolare a Messori ed Elia. “Provvederemo rapidamente alla nomina del management chiamato a condurre la società nel processo di valorizzazione avviato formalmente con il DPCM varato questa settimana dal Governo”, aggiunge in una nota. Contro la privatizzazione il sindacato di base Usb ha proclamato uno sciopero tra le 21 del 26 novembre e le 18 del 27.