Fondazione Atlante: Amadeus e Uvet “paladini” dell’arte italiana

La Pala del Pigello, restaurata grazie a Fondazione Atlante
La Pala del Pigello, restaurata grazie a Fondazione Atlante

Milano ritrova un suo tesoro. Grazie alla Fondazione Atlante, l’ente non profit fondato da Amadeus Italia e Gruppo Uvet che ha l’obiettivo di promuovere iniziative solidali e sostenere la salvaguardia del patrimonio culturale, storico e artistico, è stato possibile restaurare un’opera del ‘400 fiorentino, in una delle chiese più antiche di Milano. Da oggi, presso la Cappella Portinari della Basilica di Sant’Eustrogio in zona Ticinese – una delle chiese più antiche e preziose della città – sarà possibile ammirare la Pala del Pigello ritornata all’originario splendore e alla sua “casa” originaria. Il dipinto, che ritrae Pigello Portinari davanti a San Pietro Martire, è stato sottoposto a un attento intervento di consolidamento e recupero estetico, finanziato proprio dalla Fondazione Atlante.

Luca Patanè, Presidente di Uvet e della Fondazione Atlante afferma: “Il patrimonio artistico di un Paese è uno dei modi per mantenere viva la memoria collettiva. Siamo rimasti affascinati dalla bellezza della Cappella Portinari e di una delle chiese più antiche di Milano qual è la Basilica di Sant’Eustorgio. La Fondazione si è interessata a quest’opera che, molto rovinata, stonava con i colori brillanti dei dipinti e degli affreschi già restaurati della Cappella. Avuta da esperti la conferma della preziosità del dipinto, si è convinta dell’importanza di questo progetto che avrebbe restituito a Milano un piccolo capolavoro ”. Francesca Benati, Amministratore Delegato di Amadeus Italia commenta: “Aver contribuito a restituire in tutta la sua bellezza la Pala del Pigello a Milano e averla riportata nel suo luogo d’appartenenza, ci riempie di orgoglio. In futuro Fondazione Atlante, grazie alla forte motivazione alla base dei successi ottenuti, sarà impegnata in altri progetti di restauro di beni artistici e culturali, per riportare a nuova vita opere storiche del nostro patrimonio e per dare continuità al nostro passato”.