Gli operatori privati lanciano il nuovo Italia Convention Bureau

I privati scendono in campo e nasce l’Italia Convention Bureau. Il progetto per la costituzione del nuovo organismo è stato presentato a Firenze, dove sarà sottoscritto ufficialmente il prossimo 18 giugno presso uno studio notarile. Il CB dovrà coordinare la promozione verso l’estero dell’Italia come sede di eventi di ogni tipologia.

Realizzato da Federcongressi&eventi, Federturismo-Confindustria, Confesercenti-Assoturismo Confturismo-Confcommercio e Federalberghi, il progetto affonda le sue radici nel Protocollo di relazione per il coordinamento delle azioni per lo sviluppo dell’offerta congressuale italiana, siglato il 26 luglio 2013 con Enit e le Regioni alla presenza dell’allora Ministro per i Beni culturali e il Turismo Massimo Bray. A settembre 2013 si è poi insediato il Comitato di coordinamento Mice, composto dalla stessa Enit, dalle associazioni di categoria e dalle Regioni, e poi a gennaio scorso si è redatto il documento “Progetto per la costituzione di un CB nazionale privato” condiviso da tutte le associazioni e che ha ottenuto l’avallo del Ministro per i Beni culturali e il Turismo Dario Franceschini a Venezia, in occasione dell’ultima Convention nazionale di Federcongressi&eventi.

L’Italia Convention Bureau si costituirà come rete di imprese della durata di cinque anni, così da consentire numerosi vantaggi quali l’ingresso di partner anche in corso d’opera, agevolazioni importanti in fase di start-up e finanziamenti statali.

La mission sarà quella di favorire opportunità di business, promuovere la destinazione Italia, coordinare e rappresentare l’offerta e diffondere la cultura Mice attraverso adeguata formazione.

“Posso testimoniare quanto il nostro attuale Comitato esecutivo creda in questo progetto, che è il più importante di quelli che abbiamo portato avanti sino a qui – dichiara Mario Buscema, presidente di Federcongressi&eventi – Abbiamo bisogno tutti che il nuovo Convention Bureau si avvii, ed è importante che sin dalla prima fase si  aggreghi un numero congruo di retisti. Siamo animati da spirito volontario e da tanta buona volontà. Per cui dico ai colleghi: credeteci! Investirete il vostro tempo e il vostro denaro in un progetto che ci porterà molto lontano”.

La partecipazione al CB sarà articolata per “destinazioni” e “venues” sull’esempio del Convention Bureau di Norvegia. Saranno suddivise su più livelli in base alle caratteristiche tecniche e all’attrattività, e ciascun livello corrisponderà a un grado di contribuzione annuale diverso: cinquemila euro per le destinazioni (CB territoriali oclub di prodotto) e i poli congressuali oltre mille posti, duemila euro per i poli congressuali fino a mille posti e per gli alberghi con oltre 200 camere, mille euro per gli alberghi fino a 200 camere e le sedi congressuali minori, 800 euro per le agenzie PCO, le Destination Management Company, i catering e gli altri supplier che operano a livello sovra territoriale.

Il nuovo organismo non farà contratti con il cliente finale, ma metterà i propri associati nelle condizioni di farlo. Se la trattativa cliente-socio andrà a buon fine, al Convention Bureau non sarà dovuto nulla.