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GNV: oltre 1.000 studenti sulla Nave della Legalità per commemorare Falcone e BorsellinoERT

Anche quest’anno GNV, società del Gruppo MSC, sarà a fianco della Fondazione «Giovanni e Francesca Falcone» e del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) per sostenere il progetto «Nave della Legalità».

In occasione del XXVI anniversario delle stragi di Capaci e di via d’Amelio, il prossimo 22 maggio oltre 1.000 studenti si imbarcheranno infatti sulla nave GNV Splendid da Civitavecchia – alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella -, per recarsi a Palermo e prendere parte a una delle iniziative nazionali più significative e coinvolgenti nell’ambito dell’educazione alla cultura della legalità e alla lotta alle mafie. Arrivati nel capoluogo siciliano, i ragazzi scenderanno a terra per unirsi ad altre migliaia di persone che sfileranno nei luoghi simbolo della lotta alla mafia, come via d’Amelio e l’aula bunker dell’Ucciardone.

“GNV è onorata di partecipare e di sostenere questa importante iniziativa, che ci vede coinvolti ormai da anni, nella profonda convinzione che la legalità rappresenti il pilastro basilare della pace e della convivenza civile, e che il suo radicamento nelle generazioni più giovani sia la miglior garanzia per assicurare alla società un futuro democratico”, ha dichiarato Matteo Catani, Amministratore Delegato di GNV.

Il viaggio sulla «Nave della Legalità» è dedicato alle scuole selezionate nell’ambito del concorso nazionale «Angeli custodi: l’esempio del coraggio, il valore della memoria», indetto dalla Fondazione Falcone e dal MIUR, in collaborazione con la Polizia di Stato, per riflettere sul sacrificio di uomini e donne, servitori dello Stato, che hanno creduto e si sono impegnati per affermare i valori della giustizia e della libertà nel nostro Paese. Primi fra tutti, gli agenti della scorta di Falcone e Borsellino che hanno perso la vita negli attentati: Rocco Di Cillo, Vito Schifani, Antonio Montinaro, Walter Eddie Cosina, Claudio Traina, Emanuela Loi, Vincenzo Li Muli e Agostino Catalano.