Un investimento di 58 milioni in vent’anni per rilanciare l’aeroporto di Bolzano. Voli diretti da quattro hub europei (Roma, Vienna, Francoforte e Düsseldorf), aerei più grandi per un massimo di 156 passeggeri (come l’Airbus 319 e il Boeing 737, ma anche il Dash da 80 posti) una pista di 1.462 metri e almeno 170 mila passeggeri all’anno. Sono questi i principali dati del piano di rilancio elaborato dalla Airport Consulting di Vienna per l’aeroporto di Bolzano e presentato ieri dal governatore altoatesino Arno Kompatscher, convinto che l’Alto Adige “non possa fare a meno di uno scalo regionale competitivo. E il modello deve essere Innsbruck dove i pernottamenti sfiorano il milione contro i nostri 290 mila”. I dettagli del piano sono stati forniti da Johann Frank, managing director di Airport Consulting Vienna: il principale mercato di riferimento è il settore turistico (6 milioni di persone nel 2014). Per incrementare la competitività internazionale sono fondamentali i cosiddetti voli “feeder” (periferici), ma anche le linee aeree regionali, i charter in arrivo e in partenza.
Intanto, la Giunta provinciale ha già approvato la proposta di legge contenente le norme sull’aeroporto: “La Giunta – ha spiegato Kompatscher – ha approvato la proposta di legge che punta a sviluppare l’aeroporto di Bolzano sino a farlo diventare uno scalo efficiente, sostenibile e competitivo sul mercato. Secondo il percorso che abbiamo immaginato, il disegno di legge dovrebbe essere sottoposto nel corso del prossimo anno alla consultazione popolare tramite referendum”. In caso di esito negativo”ça Provincia non proseguirà nel finanziamento e si ritirerà dalla gestione”. Ma Kompatscher è convinto di vincere la partita.