Incoming, l’Italia “brilla” grazie ad americani e asiatici

Splende il sole sull’incoming italiano. L’aumento dei turisti americani e la tenuta del sud est asiatico sono i fattori chiave delle previsioni decisamente rosee che emergono da Trip Italia, il modello di previsione dei flussi internazionali elaborato da Ciset-Ca’ Foscari. In particolare sono previsti oltre 57 milioni di arrivi mondiali nel 2015 (pari al +3,6%) e oltre 59 nel 2016 (pari al +3,5%). E anche le prospettive in termini di spesa/fatturato confermano il trend positivo.

Il sensibile incremento nel 2015 (+7,3%) dei paesi extraeuropei è trainato dagli arrivi dagli Stati Uniti, che rappresentano più della metà dei flussi e che dovrebbero registrare un +12,4%. I flussi dal Giappone, in recupero, dovrebbero segnare quest’anno un trend positivo (+3,9%), superiore alla dinamica delle partenze totali dal paese stesso. Il 2016 registrerà un ulteriore incremento dei flussi dai paesi extraeuropei con tasso di crescita del +6,4%. I paesi dell’Europa Centrale rimangono il principale mercato di origine per l’Italia rappresentando, con oltre 20 milioni di arrivi, circa la metà dei flussi dai principali paesi. L’area mostrerà un andamento leggermente inferiore alla media nell’anno in corso (+2,3%), identica la crescita prevista per il 2016. Meno marcati i flussi provenienti dai paesi dell’Area Mediterranea  (+0,8% nel 2015 e +1,8% nel 2016) e da quelli del Nord Europa, che con oltre 5 milioni di arrivi rappresentano, dopo l’area mediterranea, il mercato di origine meno consistente per il nostro paese. Tuttavia, è previsto un incremento degli arrivi verso l’Italia sia nel 2015 sia nel 2016 (+2,8% e +2,3% rispettivamente).

In questo quadro generalmente positivo, si evidenzia anche una crescita dell’outgoing. Le partenze internazionali dall’Italia verso i principali paesi supereranno nel biennio i 23 milioni, con tassi di incremento del +2,3% e +2,6% rispettivamente.