L’Olga Mazzoni touch per il rinnovato Visit Usa Italia

    Il consiglio direttivo di Visit Usa Italy capitanato da Olga Mazzoni.

    Un cambio di presidenza che ha portato una ventata di novità, nonché un cambio abbastanza nutrito di soci che, nel contempo, sono anche cresciuti di diverse unità. Stiamo parlando del mandato, iniziato lo scorso febbraio, di Olga Mazzoni quale presidente di Visit Usa Italia, che viene dopo quello di Sandro Saccoccio. Olga, donna di grande temperamento e di una vasta conoscenza del mondo a stelle e strisce ci ha raccontato a noi di WBM cosa ha portato e cosa intende ancora fare all’interno dell’Associazione che promuove gli Stati Uniti d’America in Italia.

    Olga

    D. A febbraio ha vinto il ballottaggio, che suona molto all’americana, con i tutto anniversario e a marzo c’era il più importante evento dell’Associazione, ovvero lo Showcase Usa. Cos’hai provato a portare al tuo primo Showcase da presidente?
    Mazzoni: Una cosa che porteremo anche quest’anno a Pisa. Ovvero l’accordo con una scuola turistica locale, grazie al quale una decina di studenti, accompagnati da due tutor, possono immergersi nella realtà americana per due giorni, aiutandoci veramente nella realizzazione dell’evento anche, dove necessario, come mediatori culturali e linguistici. L’abbiamo chiamato progetto Monarch Butterfly, l’animale simbolo degli Stati Uniti che rischia l’estinzione, ed è un po’ una similitudine lavorativa per i nostri giovani…, ma che è anche oggetto di un grande movimento, anche da parte di star e personaggi famosi, per la sua conservazione negli States. A gennaio sceglieremo la scuola pisana che ci supporterà. la seconda novità è stata quella dell’introduzione durante lo showcase del cibo americano; proponiamo oppure no la cultura americana? E non parliamo sono di hamburger; a Verona, ad esempio, abbiamo fatto sponsorizzare i coffe break dal Massachussets che ha fatto assaggiare i Donuts americani.

    D. Pisa; Il perché questa scelta?
    Mazzoni: Lo Showcase è un evento nato itinerante e la scelta cade inevitabilmente in zone conosciute dai delegati americani, dove possano passare un piacevole soggiorno, ma dove c’è anche un mercato interessante per gli Stati Uniti. E naturalmente molto importanti sono i collegamenti aerei esistenti. Su Pisa ogni estate Delta si scatena con voli giornalieri. per questa serie di ragioni, ecco la scelta di Pisa.

    D. L’importanza dei vettori per i flussi turistici. E voi cosa fate con loro? Ne avete tra i vostri soci? 
    Mazzoni: Appena eletta ho portato nel board con un focus sul settore dei trasporti Oliver Solaro, di Alamo, con il quale abbiamo nel giro di un mese arruolato Air France/Klm. Poi abbiamo Air Berlin mentre Delta ci ha ribadito la sua iscrizione. Con Emirates, grazie al volo su New York da Malpensa, abbiamo fatto delle campagne marketing congiunte. Però sia con loro che con altri vettori torneremo alla carica. Con Lufthansa ad esempio, o con American Airlines i quali ci chiesero del tempo per completare la fusione con Us Airwyas.

    D. Un grosso lavoro sui vettori. Ma cosa bolle in pentola riguardo agli altri soci?.
    Mazzoni: Per quanto riguarda le iscrizioni siamo in grande crescita. Malgrado qualche uscita di alcuni che non hanno avuto, o pensato di avere, quanto promesso all’atto dell’iscrizione. Se a inizio 2014 eravamo in 75, ora siamo in 85: abbiamo sin da subito lanciato una forte campagna di iscrizioni e abbiamo avuto un ottimo riscontro sia dal parterre italiano che da quello statunitense. Ai quali avevamo proposto tre diverse modalità di iscrizione, naturalmente con diversi servizi, pensando di attirare tanti nuovi soci, magari piccolini, di livello Silver, quello base. Invece abbaino saputo convincerli a iscriversi come Platinum o Gold. E’ successo ad esempio con il Maine,che entrerà nell’associazione a inizio 2015, e che non è mai stato in Visit Usa.

    D. Un tempo facevate tanti roadshow in giro per l’Italia per promuovere la destinazione. Ora invece vi siete convertiti ai webinar. Ci racconti la vostra esperienza?
    Mazzoni: Un’esperienza assolutamente positiva, anche se le prime volte non abbiamo avuto una grande partecipazione, con una media del 40% degli iscritti, anche se con un paio di punte al 75%. Ma ora, grazie all’accordo con Turismo e Attualità, siamo arrivati a una partecipazione del 100%. Con un centinaio di agenti di viaggi a webinar, che nel 2014 sono stati 28. Per il 2015 puntiamo ai 45/50 appuntamenti ma non più con 100 agenti ciascuno, bensì con 500. Ricordiamo che la partecipazione a questi webinar comporta un punteggio; chi arriverà a 2 mila potrà fregiarsi del titolo di Us Ambassador, premito non solo con una mera vetrofania per l’agenzia,  ma anche con l’introduzione nel nostro Who’s who del nostro sito che, da marzo, li proporrà anche come esperti della destinazione. Fra questi, inoltre, votiamo i due Top of the tops, ovvero gli agenti che più hanno partecipato ai webinar e che si sono distinti con domande e partecipazione. Avranno due biglietti d’aereo per andare negli States e un aiuto a organizzare visite e servizi a terra.

    D. Anche Visit Usa si rinnova quindi per la formazione. Ma anche per i premi stampa. Non più solo Broadcasting. Cosa avete pensato?
    Mazzoni: In effetti il premo stampa com’era pensato tradizionalmente premiava primariamente i servizi TV, di grande impatto mediatico. Ma noi abbiamo deciso di premiare anche gli altri media, per noi altrettanto importanti. E quindi ecco tre premi stampa invece che uno; dedicato al broadcasting, alla stampa e al digital.

    Forse noi di Wbm non vinceremo con questa intervista ma ci fa piacere testimoniare questa nuova ondata di freschezza sul mondo della promozione a stelle e strisce del turismo incoming. Che, come ha ricordato anche il neo console commerciale Peaslee, “presenta al momento per l’Italia un soddisfacente più 14% di arrivi“.