Italia: in arrivo un’altra primavera incerta per il turismo

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Restano ancora incerte le prospettive per il turismo in Italia. Tra aumento dei costi dei carburanti e preoccupazioni per l’evolversi della situazione internazionale, italiani e stranieri hanno deciso di ridurre il budget per le loro vacanze pasquali e primaverili.

Così, stando alle rilevazioni di Assoturismo Confesercenti, uno su tre tra i nostri connazionali ha tagliato le spese di viaggi e soggiorni, mentre anche la domanda internazionale rimane sotto le attese. Complessivamente, a oggi c’è una riduzione di circa il 30% delle prenotazioni per il periodo primaverile.

Il conflitto russo-ucraino – spiega Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti – non ha fermato solo i viaggiatori di questi due paesi. Assistiamo, infatti, a una diminuzione generale delle prenotazioni da tutta l’area dell’Europa orientale e del Baltico, dalla Finlandia all’Ungheria passando per Polonia, Estonia, Lettonia e Lituania, mercati minori ma che prima della pandemia avevano mostrato un crescente interesse nella destinazione Italia, e anche dagli Usa“.

D’altronde, dalle ultime stime di Assoturismo Confesercenti elaborate su dati Istat, emergono prospettive poco incoraggianti per il settore turismo. Il 2021 doveva essere l’anno della ripartenza, ma i dati hanno deluso le attese segnando un -40,7% di presenze rispetto al 2019, -178 milioni di presenze e -67 miliardi di consumi turistici interni.

Il binomio Omicron e caro-bollette è stato il colpo di grazia per le imprese. Nel 2021, rispetto al 2019, mancano all’appello 67 miliardi di euro di consumi turistici interni, con il comparto ricettivo che perde 18 miliardi, la ristorazione e i pubblici esercizi segnano -8 miliardi di consumi e le agenzie di viaggio perdono 2,5 miliardi.

Adesso, sottolinea l’associazione, servono nuove misure da parte del Governo. “I provvedimenti varati per il contenimento dei costi energetici e per l’estensione degli ammortizzatori sociali per il turismo fino a fine anno sono senz’altro positivi, ma non e’ da escludere la necessità di nuovi sostegni in caso non ci sia l’auspicato superamento dell’emergenza in tempi brevi“, aggiunge Messina.