#ItaliaLive: servono aiuti concreti per eventi e Mice

Nel 2014 i grandi eventi a Roma hanno generato ricavi per 10 milioni di euro

Un grido d’allarme che arriva da agenzie, associazioni e imprese del mondo degli eventi, dei congressi e della Live Communication, che si sono riuniti sotto l’hashtag #ItaliaLive, un progetto che vuole portare all’attenzione dell’opinione pubblica e delle istituzioni una grave crisi economica e sociale che sta attraversando il settore.

Per affrontare e superare le ricadute economiche dell’emergenza sanitaria e per rilanciare il sistema, le principali Associazioni dell’Event Industry (ADMEI, AIIC Italia, Alleanza delle Cooperative Italiane, ANBC, Club degli Eventi e della Live Communication, Convention Bureau Italia, Federcongressi&eventi, ICCA, MPI Italia Chapter, SITE Italy) si sono unite per la prima volta dando vita a una iniziativa congiunta e integrata per portare all’opinione pubblica e alle istituzioni un grido di allarme, attraverso un manifesto e una lettera aperta inviata al Presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte; al Ministro dell’Economia e delle Finanze Roberto Gualtieri; al Ministro dello Sviluppo Economico Stefano Patuanelli e al Ministro per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo Dario Franceschini.

«È stato giusto fermarsi. Non a caso tutto il comparto dell’Events& Live Industry non solo segue alla lettera le indicazioni delle autorità, ma è stato tra i primi a comprendere la gravità della situazione, proprio perché abituato a confrontarsi con i mercati internazionali, e a utilizzare la tecnologia per superare i limiti della quarantena – commenta Salvatore Sagone, portavoce dei rapporti con i media di #Italialive e presidente del Club degli Eventi e della Live Communication – Siamo già predisposti all’utilizzo del digitale e abbiamo colto al volo la sfida, attivando in tempi record eventi virtuali e in streaming, rispettando sempre le regole. Occorre tuttavia oggi lavorare tutti insieme per riuscire a tornare nelle piazze così come nelle location e negli spazi fieristici. Ne siamo certi: il Paese potrà ripartire e ritrovare quella carica empatica che ora manca. L’Italia tornerà a essere “live”».

«In questa fase di progettazione di ripresa delle attività del Paese è fondamentale che le istituzioni si attivino per definire date certe di riavvio delle attività congressuali, fieristiche e degli eventi aggregativi», commenta la portavoce dei rapporti istituzionali di #Italialive e presidente di Federcongressi&eventi Alessandra Albarelli. «La pianificazione anticipata è infatti un elemento chiave per lo svolgimento dell’attività di organizzazione degli eventi e solo con un calendario chiaro delle riaperture il mondo degli eventi potrà riprendere il proprio lavoro. Altrettanto decisiva è la condivisione con le imprese e i professionisti del settore delle regole previste per le Fasi 2 e 3 affinché i protocolli igienico-sanitari e comportamentali siano stesi con la collaborazione di chi conosce i processi organizzativi e i dettagli dell’intera filiera coinvolta nello svolgimento degli eventi».

«Un altro elemento cardine per la ripresa del comparto è che le istituzioni mettano in campo investimenti capaci di restituire presto competitività internazionale al Paese» continua Albarelli. «Per questo #ItaliaLive ha messo a disposizione di ICE ed Enit le proprie competenze di comunicazione e destination marketing e le proprie relazioni internazionali».