Italiani sempre pazzi per New York. E al 65% ci vanno con un t.o.

Gli italiani amano la Grande Mela: nel 2013 gli arrivi dal nostro paese sono stati quasi 500mila.

Quella degli italiani per New York e una passione duratura e costante: la metropoli americana, che ha accolto un record di 54.3 milioni di visitatori lo scorso anno, ha registrato nel 2013 464.000 gli arrivi dall’Italia (+3% rispetto al 2012), che conferma in tal modo la sua posizione di 7° mercato internazionale per la città. Secondo i dati forniti da NYC & Company, ente del turismo di New York City, l’85% degli italiani ha visitato New York City per vacanze e trascorso una media di 6.8 notti, soggiornando prevalentemente negli hotel dei cinque distretti (78%). La spesa media per soggiorno per persona è stata di $1.325, mentre la spesa totale è di $615 milioni. Il viaggiatore italiano è giovane (età media tra i 18 e i 34 anni, con il 40% delle presenze sotto i 30 anni) e desideroso di scoprire tutto quello che la città ha da offrire: shopping, musei e gallerie d’arte, siti di interesse storico, tour guidati, spettacoli, concerti, ristoranti, vita notturna e molto altro.

Il flusso dall’Italia risulta in larga misura intermediato dalle agenyie di viaggio “Le statistiche mostrano il ruolo fondamentale delle agenzie di viaggio in Italia per i viaggi a New York City: il 41% dei viaggiatori ha infatti dichiarato di essersi rivolto ad un agente per richiedere informazioni e il 65% di aver prenotato il suo soggiorno tramite tour operator e agenzia”, afferma Reginald Charlot, Vice President, Tourism Development, Europa. L’incremento del numero di turisti a New York City ha stimolato il settore dell’ospitalità. La città è protagonista del piano di espansione alberghiera più ampio degli Stati Uniti: attualmente sono a disposizione 99.000 camere; il numero salirà a 105.000 entro la fine dell’anno e a 115.000 entro il 2017. Le nuove aperture includono diverse tipologie, dai boutique hotel, alle strutture di lusso, fino alle soluzioni extended-stay ideali per uomini d’affari.