La Campania secondo i buyer va in scena alla BMT

Capri
Capri

Alla BMT di Napoli va in scena l’Osservatorio Bmt, uno studio di come la Campania, regione ad altissimo potenziale turistico ma con una nomea, in Italia e all’estero, non proprio positivissima, viene vista dai buyer stranieri. Che, ça va sans dire, amano la Costiera Amalfitana e l’Isola di Capri. Lo conferma appunto l’Osservatorio presentato da Valentina Della Corte, professore di Economia e Gestione delle Imprese dell’Università Federico II di Napoli, basato sulle interviste dei buyer internazionali che pensano di programmare la Campania.

Bene quindi le due icone del turismo campana che, fra il 2008 e il 2015, hanno visto crescere il proprio appeal  conquistando ambedue il 30% dei consensi dei buyer interpellati. A seguire Sorrento, che fa segnare un gradimento che passa dal 12% al 15%, mentre sono in rialzo anche le quotazione del Cilento che passa dal 4% al 5% nello stesso periodo. In calo, purtroppo, a causa delle tante notizie negative che periodicamente vanno sulla stampa nostrana e su quella estera, le quotazioni di Pompei che, rispetto al 2008, scende dall’11% al 10%.

Naturalmente tra le motivazioni di scelta per una vacanza dei turisti stranieri vi è anche l’enogastronomia, che registra una forte crescita divenendo il principale fattore di attrattiva territoriale, passando dal 18% del 2008 al 64% del 2015. In calo invece le vacanza tutto natura  che passano da un 56% del 2008 all’11% del 2015. Mentre Pompei trascina in basso anche la motivazione “arte e cultura”, che passa dal 26% del 2008 al 16% del 2015.

Accessibilità, spazzatura, traffico, parcheggi, prezzi e servizi  sono i fattori negativi della Regione e di Napoli in particolare, mentre a favore della regione giocano il mare, le  isole, il Vesuvio, le costiere, l’enogastronomia, come detto, con la pizza in primo piano, la cultura, malgrado tutto, e la simpatia delle persone. Tutti fattori positivi che la BMT cerca di sottolineare. Per il resto rivolgersi alle istituzioni.