La carica dell’Associazione Startup Turismo

La mappa dei membri dell'Associazione Startup del turismo

A poco più di un anno dalla sua nascita, l’Associazione Startup Turismo, che riunisce le migliori startup che offrono prodotti e servizi nei settori del turismo e della cultura, si è presentata alla Bto  con 5 case study e con un’analisi sull’ecosistema italiano delle nuove società in via di lancio nel mondo travel. “Un’associazione che sta cercando di fare lobbying e dalla quale è venuta fuori l’idea della tax credit digitale – afferma il presidente dell’associazione Stefano Ceci -. Un’associazione che già rappresenta 41 start up e che vede continuamente nuove domande di adesione. Che noi valutiamo di volta in volta”.

Un’associazione, ad oggi, di 150 persone, che in totale ha visto raccogliere 2 milioni di euro di investimenti e che nel corso del 2014 ha fatturato, in totale,  oltre 3 milioni di euro: “l’età media delle società è molto basso; il 31% ha meno di un anno, l’8% sono addirittura in fase di lancio, mentre il 33% ha meno di due anni” dice Ceci, che prosegue: “sono piccole realtà, con il 72% dai 2 a 5 persone e con il 50% ancora a meno di 10 mila euro di fatturato. Anche se un quarto è già tra i 100 e i 200 mila euro di fatturato e il 5% oltre i 500mila”.

La tipologia di queste società è per il 42% btobtoc, per il 37% btoc e per il 21%b2b, con il 26% di queste che hanno il loro quartier generale all’estero, “perché è più facile fare impresa, e impresa dal nulla, all’estero” dicono in coro tutti i presenti, anche per l’accesso agli investimenti, “non difficili da trovare per partire in Italia, con 50-100 mila euro, ma poi quasi impossibile continuare con altri round di investimenti” spiega Ceci.

Ma sentire coloro che ce l’hanno fatta, o ce la stanno facendo, dà speranza. Come Pietro Ferraris founder di Map2App, un builder di app che in meno di due anni ne ha già realizzate quasi 500, per un milione di download, con un rating medio di 4,67 stelline: “realizziamo app per destinazioni a partire da 299 dollari e abbiamo clienti top tra cui California State parks, Rumbo.es, Telecom, Paesionline e Volagratis. Importante poi l’humus che abbiamo trovato nell’associazione – dice Ferraris -. Ad esempio per i contenuti collaboriamo  con weagoo, anche’essa nell’associazione”. 

Filippo Mancini ha invece lanciato MyHotelbid, un sito, anche sotto forma di Widget, che permette di interagire con i potenziali clienti che hanno re rilanci da are per potersi aggiudicare una camera scontata: “e abbiamo già 400 hotel attivi e mille bidder hanno già comprato. Prossimamente inoltre  attiveremo il pagamento in bitcoins” dice Mancini. 

Il founder di Sailsquare, marketplace peer to peer sull’esperienza in barca, Simone Marini sottolinea di aver già raggiunto in un anno “i mille clienti. Mettiamo in contatto armatori privati e gli utenti finali. E per il 2015 puntiamo ad aver ben 2 mila proposte, allargandoci, dopo il Mediterraneo, anche nei Caraibi”.  

Interessante anche l’iniziativa di Marco Cocciarin, ex agente di viaggio, che ha lanciato Globe Inside, un marketplace di comunicazione fra adv e professionisti in 100 Paesi che costruiscono insieme ai dettaglianti viaggi, individuali o di gruppo, “dagli alti margini” sottolinea Cocciarin. 

Infine Andrea Monti con  FindYourItaly vuole “valorizzare e promuovere l’Italia meno nota e più autentica all’estero”. E’ un tour operato e agenzia di viaggio online ma 3.0, con un blog e proposte in Rete ma anche Buddy, così si chiamano i corrispondenti locali, conoscitori del territorio e capaci di offrire esperienze uniche al viaggiatore.