Lampedusa, il turismo soffre: isola tranquilla, troppa disinformazione

“Abbandonate ogni timore e raggiungeteci sulle nostre spiagge. C’è il sole, c’è il mare, c’è quanto di buono la nostra isola sa preparare per i suoi ospiti. E niente di più. Nessuna sorpresa”. E’ il messaggio che il presidente del Consorzio degli Albergatori delle Isole Pelagie, Antonio Martello, lancia da Lampedusa, estremo lembo d’Italia e d’Europa, dove in queste settimane si soffrono i danni causati da un calo di arrivi turistici legati alla cattiva informazione. O da una più generica disinformazione.

Lampedusa sta vivendo in questi mesi un lungo periodo di tranquillità, grazie al lavoro svolto da Mare Nostrum nelle acque del Mediterraneo. Tutto è tornato, già da tempo,   alla normalità e l’isola è pronta a regalare emozioni indimenticabili: incantevoli spiagge di sabbia bianchissima e splendide calette nascoste, un mare strepitoso i cui fondali offrono agli appassionati di snorkeling e diving esperienze a dir poco uniche, soprattutto per l’eccezionale vitalità dell’ambiente marino. Colpisce l’elevato grado di trasparenza dell’acqua, azzurra e calma, cristallo puro da bere. Lampedusa è un’isola che si fa amare, per la sua gente, i sapori autentici, le bellezze naturali che travolgono i sensi in un’armonia di emozioni quasi primordiali. Ultimo lembo di terra d’Europa, Lampedusa è il buon ritiro di chi va alla ricerca del relax e della tranquillità, è un luogo di una bellezza autentica, quasi selvaggia, che colpisce immediatamente.

E proprio in quest’ottica, Lampedusa vuole ricominciare a vivere, a sorridere. “L’informazione fuorviante ha penalizzato l’immagine turistica dell’isola – denuncia Martello – scatenando un effetto psicologico negativo; un panico irrazionale che Lampedusa intende soffocare, dimostrando che non esiste alcuna ragione che possa inficiare l’esito della vacanza”.

Gli eventi, spesso luttuosi, che riempiono le cronache con le storie di immigrazione, avvengono ormai lontano dall’isola, ma chissà perché, Lampedusa viene scelta come punto di riferimento ogni volta che si deve parlare di un naufragio, fosse accaduto pure sulle spiagge libiche o tunisine che sono di fronte.

E così, gridando a gran voce, operatori e abitanti invitano a constatare personalmente la tranquillità che si respira sull’isola. Si reclama un atto di solidarietà verso la propria popolazione, troppo spesso al centro della cronaca sugli sbarchi e che continua a subire un effetto penalizzante dal punto di vista turistico.

L’isola è tranquilla come non mai – fa sapere Martello – tutto si svolge nella normale quotidianità e per chi la conosce bene, sa che la via principale è sempre animata dai numerosi negozietti di souvenir e prodotti artigianali, nei ristorantini tipici è possibile assaporare i gustosi piatti a base di pesce e la gita in barca è sempre tra le attività da non perdere”.

Le strutture ricettive propongono offerte che puntano sull’alta qualità dei servizi e fanno leva su tariffe decisamente concorrenziali anche nel mese di agosto per offrire a coloro che hanno le ferie soltanto nel mese di punta una vacanza a prezzi vantaggiosi. E, poi, Lampedusa è raggiungibile a meno di 2 ore di volo.

“Invitiamo tutti ad approfittare delle nuove politiche tariffaria adottate per incentivare gli arrivi – spiega ancora il presidente del Consorzio degli Albergatori isolani – che comprendono tutto il prodotto Lampedusa, tra hotel, residence e appartamenti”.