A Lignano le ricette per Cultura e Turismo

Sembra facile ma, a quante, pare non lo è per nulla. Soprattutto in paese “ingessato” come l’Italia. Per rilanciare l’economia basterebbe infatti: semplificazione, sburocratizzazione e un alleggerimento fiscale, accanto a un cambio di mentalità soprattutto nella parte pubblica. E queste sono anche le indicazioni uscite terzo incontro della rassegna “€conomia sotto l’ombrellone” svoltasi a Lignano Sabbiadoro e organizzato in collaborazione con Confindustria Udine, per la ripresa del comparto turistico-culturale italiano.

“Per troppo tempo in Italia, diversamente da altri Paesi, – ha detto il  responsabile del gruppo cultura di Confindustria Udine Damiano Ghini– si è pensato che l’industria fosse avulsa dal mondo della cultura e ancora oggi la burocrazia rende difficilissimo creare prodotti avanzati in collaborazione con le aziende”.  “In Italia e nella nostra regione non ci manca alcunché – ha p aggiunto Ghini– per poterci arrivare, ma bisogna creare programmi pluriennali, e pacchetti in grado di attirare i turisti e proponendo molteplicità di esperienze, dall’albergo al museo, dal festival al ristorante, dalla spiaggia alla città d’arte”.

Una posizione condivisa dal presidente della sezione turismo di Confindustria Udine Giuliana Quendolo: “Cultura e turismo potrebbero fare il salto necessario a diventare davvero settori trainanti della ripresa economica del Paese. “Bisogna anche superare i campanilismi: a Lignano Sabbiadoro passano circa 3,5 milioni di persone ogni anno, circa la metà delle presenze turistiche in Friuli Venezia Giulia, ma questa vetrina potenzialmente enorme non viene  quasi mai utilizzata per promuovere tutto il resto dell’offerta regionale” ha affermato Vico Meroi, assessore alla cultura del Comune di Lignano Sabbiadoro.