Linate: arriva il decreto

Lo scalo di Linate. Sarà una "gabbia" per Malpensa?

Come abbiamo scritto ieri, il Governo ha approvato il nuovo piano nazionale dei trasporti, che prevede 11 aeroporti strategici e 26 scali di interesse nazionaleIn coda al nuovo piano vi è anche la firma del decreto cosiddetto “Linate” dove si liberalizzano le rotte sulle varie città europee, fermo restando il tetto orario di 18 passaggi. Un decreto nato soprattutto per l’Expo ma che non avrà alcun limite temporale. Mancanza questa che ha fatto arrabbiare, e non poco, Sea e le istituzioni milanesi: “Prendo atto dei contenuti del decreto annunciato dal ministro Lupi, ma esprimo il mio rammarico per l’ assenza della prevista clausola di temporaneità” ha detto lapidario il presidente Sea, Pietro Modiano, pensiero condiviso anche dal sindaco di Milano Giuliano Pisapia e dal governatore della Regione Lombardia, Roberto Maroni, che ha tuonato preoccupato: “nel decreto c’ è una completa liberalizzazione di Linate, che potrebbe penalizzare Malpensa”. 200 mila i passeggeri in meno secondo Alitalia, che andranno a rimpolpare lo scalo cittadino.

Penalizzazione che, secondo il ministro dei trasporti e delle infrastrutture Maurizio Lupi, non c’è. E precisa: “una delle richieste contenute nella lettera che ho ricevuto dal sindaco Pisapia e dal presidente della Regione Lombardia Maroni, era di poter operare a Linate in via sperimentale fino a marzo/aprile 2016 per poi verificare, con i dati forniti da Enac, l’effetto prodotto sugli aeroporti milanesi”. Questo perché “per poter ottenere un minimo di stabilità e per dare prospettive, due anni non sono sufficienti”. Quindi, ecco la decisione di “istituire un tavolo tecnico permanente composto da ministero Infrastrutture, Comune di Milano, presidente della Regione e Sea, il quale, con i dati che Enac fornirà ogni mese, verificherà se le preoccupazioni sono fondate”. E su Malpensa dice che, grazie all’accordo Alitalia–Etihad, lo scalo varesino diventerà la base cargo del vettore emiratino e  i voli lungo raggio di Alitalia passeranno da 11 a 25  con l’obiettivo di quasi triplicare i passeggeri lungo raggio, dai 200 mila di oggi agli oltre 550 mila del prossimo anno. Ma Modiano non ci sta e mette l’accento sulla Quintà Libertà di volo per alcuni vettori, su cui Lupi non si è espresso: “Chiedo un forte impegno del per assicurare la piena libertà di accesso a Malpensa dei vettori internazionali attraverso la concessione e il mantenimento dei diritti di quanta libertà, tanto più in vista di Expo”. Emirates, che utilizza questa particolare regola per volare da Malpensa a New York , lo fa infatti in maniera ancora provvisoria e Singapore Airlines, che per prima aveva chiesto questa autorizzazione, non aveva mai fatto decollare questo volo, per mancanza di chiarezza normativa. Intanto su Malpensa arriverà il volo su Mumbai di Jet Airways (guarda caso partecipata di Etihad). Mentre su Linate si dovrà attendere quali città si potranno raggiungere dallo scalo cittadino: sicuramente saranno europee e point to point. Una manna per Alitalia, che controlla quasi l’80% del traffico sull’aeroporto e che avrà slot liberi da impiegare dopo la debacle, causa alta velocità, sulla Milano-Roma.