Un volo sparito nell’Oceano, un altro abbattuto nei cieli ucraini. Il vettore malese Malaysia Airlines ora fa fatica e annuncia il licenziamento di 6mila dipendenti. Nel primo semestre dell’anno la compagnia ha infatti perso 238 milioni di dollari, decidendo così di attuare un piano di ristrutturazione reso necessario dalle ripercussioni delle due tragedie dei voli MH370, disperso mentre volava da Kuala Lumpur a Pechino, e dell’MH17, abbattuto da un missile mentre sorvolava l’Ucraina. Il fondo sovrano Khazanah Nasional Berhad, proprietario del 70% dell’azienda, ha deciso il delisting del vettore, e comprerà il restante 30% del vettore.