Mance: mai in Giappone, al 20% in Usa e Canada

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Mai lasciare mance in Giappone. Di contro, in Canada, la mancia prevista è del 20% e in Usa arriva fino al 25%. Lo dice il galateo del viaggiatore, o meglio, la sezione londinese del Good Housekeeping Institute, che ha pubblicato una “guida” (The definitive guide to how much you should tip worldwide), sulla quantità di denaro che bisogna lasciare a camerieri, taxisti e al personale dell’hotel di ogni parte del mondo.

Secondo il Good Housekeeping, innanzitutto, la mancia non è gradita dappertutto. Soprattutto in alcuni paesi d’Oriente, come appunto il Giappone, dove è considerata un insulto, o addirittura un affronto in Cina. Anche se nei luoghi abitualmente frequentati da occidentali l’uso della mancia si sta diffondendo rapidamente.

Nel Sud Est Asiatico, invece, sebbene non sia un’abitudine, una piccola mancia viene sempre apprezzata. Un po’ come in Brasile, o nei Paesi Bassi, dove non è consuetudine, ma nessuno la rifiuta.

Al contraio, negli Usa, è obbligatorio aumentare del 25% l’importo del conto al ristorante per retribuire i camerieri, mentre in Canada la percentuale scende al 20% e al 10-15% quella fissata per i taxisti.

In Europa la percentuale è più bassa e al ristorante è del 10%, così come in Turchia, Messico, India ed Egitto. In Francia di solito il servizio è compreso nel conto, ma qualche spicciolo ai camerieri fa sempre piacere.

Il luogo dove si spende di più in mance però è l’albergo, riporta La Stampa. La catena Marriott, ad esempio, lascia nella stanza una busta da riempire con una mancia per il personale che rimette a posto la stanza (10 dollari a settimana sono considerati adeguati). E secondo l’American Hotel and Lodging Association a chi porta i bagagli in camera bisognerebbe lasciare da 1 a 5 dollari a valigia, a seconda del peso, a chi parcheggia l’auto 5 dollari, al portiere che chiama un taxi 1 o 2 dollari, e al barista dell’hotel il 10 o 15% del conto.