Nei primi quattro mesi del 2016, gli arrivi italiani in Marocco sono diminuiti del 5%, con una flessione che segue per importanza solo il mercato tedesco (-8%) e quello inglese (-7%). Sono i dati dell’Osservatorio del Turismo, secondo il quale la perdita complessiva degli arrivi internazionali in questa prima parte dell’anno si attesta sullo 0,8%. A controbilanciare in parte le flessioni ci sono per esempio i Paesi Bassi, i cui arrivi sono in crescita del 10%.
Ma non tutto il Paese soffre del calo del turismo nello stesso modo. Se Marrakech resta stabile, Tangeri guadagna addirittura il 10%, la capitale culturale del Marocco, Fes, perde ben il 21% delle prenotazioni alberghiere.
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Di conseguenza, si riduce il tasso di occupazione nel turismo (il 37%, con un calo di 3 punti) Un riscontro significativo arriva invece dagli uffici di cambio, che hanno registrato 16,936 miliardi di dirham nei primi 4 mesi dell’anno rispetto ai 15,889 del 2015 (+6,6%). Tuttavia, come fa notare Ansamed, il calo generale del turismo dimostra che anche il Marocco risente del clima di insicurezza determinato dagli attacchi terroristici e particolarmente elevato nelle mete turistiche del Nord Africa.
