Metti la Svizzera in auto: il Grand Tour of Switzerland scatena le proteste dei Verdi

Polemiche in Svizzera per il lancio del Grand Tour of Switzerland, il nuovo itinerario stradale di 1.600 chilometri che invita a visitare il Paese in auto e in moto. Scatenando le proteste dei Verdi

Svizzera Turismo promuove il Grand Tour of Switzerland, il nuovo itinerario stradale di 1.600 chilometri che collega fra loro 44 attrazioni, 22 laghi, 51 città, 11 siti iscritti nel patrimonio dell’Unesco, 5 passi alpini e due biosfere.

Il tour, che si completa in sei/otto giorni di viaggio su strada, può essere intrapreso da Basilea, Ginevra o Chiasso seguendo le tratte più suggestive dei quattro cantoni linguistici, dalle cascate del Reno al Parco Nazionale in Engadina, da Piazza grande a Locarno ai passi di San Gottardo e Furka in Vallese fino al Jet d’eau di Ginevra.

Entro il 2021 il Grand Tour of Switzerland dovrebbe attirare circa 200.000 turisti all’anno, ma per chi preferisce il treno Svizzera Turismo propone un itinerario alternativo di 1200 chilometri, il Grand Train Tour of Switzerland percorribile con un solo biglietto ferroviario, lo Swiss Travel Pass.

“Il Grand Tour of Switzerland permetterà di scoprire paesaggi spettacolari e la diversità del Paese, principalmente in automobile o in moto”, precisa Jean-François Roth, presidente dell’ente turistico svizzero. E infatti il progetto ha già scatenato le proteste degli ambientalisti e dell’Associazione traffico e ambiente (ATA), proprio perché privilegia l’uso dell’automobile al posto di valorizzare i trasporti pubblici.

Per i Verdi è incomprensibile che Svizzera Turismo faccia pubblicità a paesaggi alpini incontaminati e al contempo incentivi il traffico automobilistico in montagna.