Metti una barriera corallina a Jesolo. La Regione risparmia, l’ecoturismo ci guadagna

Tra i vantaggi della barriera corallina artificiale Reef Ball (nella foto la spiaggia di Jesolo) c’è il risparmio, in quanto adottando questo sistema il ripascimento delle spiagge avviene in modo naturale e a costo zero

Una barriera corallina artificiale, composta da palle di cemento permeabili, è la struttura che potrebbe aumentare la biodiversità a Jesolo e all’Alto Adriatico in generale, facendo guadagnare punti alla destinazione nell’ambito dell’ecoturismo europeo. Il dispositivo viene presentato il 22 aprile al Pala Arrex di Jesolo, durante la Giornata Reef Ball, organizzata da Reef Ball Italia con la collaborazione di Tropicarium Park.

Adottato già in 2.000 spiagge in tutto il mondo, il Reef Ball è un sistema di protezione delle spiagge dalle mareggiate che aumenta la biodiversità e, in più, fa risparmiare sulla manutenzione delle spiagge, consentendo infatti un ripascimento naturale delle stesse. Nel 2014, la sola Regione Veneto ha speso 4,5 milioni di euro per il ripascimento delle spiagge.

Oltre al discorso dei costi, poi, c’è un aspetto stabilità di cui tener conto. “Un ripascimento naturale non costa niente – spiega Moreno Buogo di Reef Ball Italia – ed è più stabile di un ripascimento artificiale. La sabbia è la stessa, con la medesima granulometria e si mantiene nel tempo”.

Secondo le statistiche pubblicate a marzo dall’Eurobarometro Turistico commissionato dalla Commissione Europea, per il 48% degli intervistati, ovvero turisti di 33 Paesi europei, al primo posto fra le motivazioni di una vacanza ci sono la ricerca del sole e della spiaggia, mentre la terza motivazione (31%), è la presenza di attrazioni naturalistiche.