Musement, la piattaforma italiana per la prenotazione di esperienze e attrazioni turistiche, ha ottenuto la certificazione che premia ambienti di lavoro di qualità da Great Place to Work®, società globale di ricerca, consulenza e formazione che aiuta le organizzazioni a migliorare le performance di business individuando, creando e supportando gli ambienti di lavoro eccellenti.
Musement entra così a far parte della community internazionale di aziende certificate Great Place to Work® e accede automaticamente alle procedure per la definizione della rinomata classifica annuale Best Workplaces Italia che sancisce le aziende in cui si lavora meglio.

Grazie a questo riconoscimento, Musement dimostra di avere processi HR di alta qualità, relazioni tra i collaboratori basate sulla fiducia, dipendenti motivati con un alto livello di engagement, orgogliosi dell’azienda e del proprio ambiente professionale, alta attrattività nei confronti del mercato del lavoro e dei migliori talenti, risorse produttive, collaborative e attente all’innovazione.

In particolare, l’azienda milanese si è distinta per l’alto grado di flessibilità che concede ai suoi dipendenti, unita all’attenzione a organizzare frequenti momenti di socializzazione interna per creare comunità e fare team building. A ciò si aggiunge il forte interesse del management di costruire percorsi di crescita professionali per le risorse, con l’obiettivo di dotarle di tutti gli skills necessari al raggiungimento degli obiettivi aziendali.

“La certificazione Great Place To Work è per Musement un riconoscimento importante, che conferma la nostra volontà di rappresentare un luogo di lavoro all’avanguardia in Italia per approccio e cultura, dove al centro ci siano le persone con le loro competenze e i loro bisogni” ha dichiarato Alessandro Petazzi, CEO di Musement. “Nel nostro team, composto da persone provenienti da 18 diverse nazioni, ciascuno è incoraggiato a contribuire con le proprie idee alla crescita dell’azienda in un contesto meritocratico, e crediamo che siano queste le ragioni a renderci un Great Place to Work.”