Il Natale dell’e-commerce. E l’Antitrust “regala” il decalogo dello shopping on line

Natale è alle porte ed è il momento di pensare a regali e vacanze. E ci si affida sempre più all’e-commerce, che permette di risparmiare tempo e denaro. Secondo Netcomm e Human Highway, nel 2014 ben 10 milioni di persone quest’anno compreranno i regali online e le partenze di Natale, Capodanno ed Epifania registrano un aumento del 32%. Benissimo, si tratta di buone notizie anche per l’industria del turismo che, evidentemente, ha trovato un preziosissimo alleato proprio nella rete. Ma la popolarità dei canali online, esattamente come succede nel mondo “reale”, offre ai truffatori svariate opportunità di sfruttare gli utenti più sprovveduti.

Consigli per gli acquisti
Markmonitor, azienda specializzata nella protezione dei brand online, suggerisce di diffidare di siti che offrono viaggi o soggiorni con sconti troppo elevati o prezzi ben al di sotto del mercato. Quando l’affare sembra troppo un affare, così come nel commercio tradizionale, la “fregatura” potrebbe essere ditro l’angolo. Altro suggerimento è quello di prestare attenzione alle nuove estensioni dei domini quali .vacation, .holiday, .voyage, che possono mascherare truffe. “Gli acquirenti sono alla continua ricerca di offerte online e cadono vittima di falsari che si camuffano da fornitori legittimi di beni desiderabili, cambiando le regole del gioco in materia di protezione del marchio – afferma Jerome Sicard, Regional Manager Southern Europe di MarkMonitor – I risultati del nostro Shopping Report sottolineano l’importanza per i brand di sviluppare strategie proattive per salvaguardare i loro marchi in modo da non indebolire la fiducia dei clienti a causa di attività digitali illecite”.

Occhio a…
Markmonitor dà anche qualche indicazione pratica ai cyberutenti meno esperti. Sia che si comprino voli, pernottamenti o altri beni, in generale vale la pena controllare l’indirizzo del sito stesso: se comincia con https, la “s” conferma che è sicuro. Ancora, quando si inseriscono i dati del pagamento, bisogna sempre verificare che appaia il simbolo del lucchetto sulla pagina. Qualche sospetto lo devono destare i siti con errori di ortografia, così come andrebbe letta con attenzione l’informativa sulla privacy: i siti “seri” ne hanno sempre una dettagliata ed esauriente. E, se il portale dal quale si vuole comprare un last minute non è tra quelli più conosciuti, una piccola ricerca per verificare recensioni da parte di altri utenti può rivelarsi utile.

Arriva il decalogo dell’Antitrust
Niente paura però, perché da quest’anno c’è un motivo in più per fare i regali di Natale sul web. L’Antitrust infatti stende il decalogo sulle nuove regole per lo shopping online a difesa dei consumatori, e grazie alle nuove norme europee affidarsi all’e-commerce diventa ancora più sicuro. Le novità principali introdotte dal decreto approvato dal Consiglio dei Ministri riguardano innanzitutto gli obblighi informativi precontrattuali. Il consumatore deve ricevere informazioni sul venditore (compreso un recapito telefonico, un indirizzo e-mail o altro), sul bene acquistato, le modalità di pagamento, la garanzia legale e il diritto di recesso. I costi dovranno essere esplicitati, anche quelli di disattivazione dei contratti o recessione dall’offerta, e non si potranno applicare commissioni aggiuntive su pagamenti con carte di credito e bancomat. Ma la novità più importante per l’acquirente è quella sul diritto di ripensamento: il consumatore ha il diritto, qualora reputi il bene acquistato non soddisfacente, di recedere dal contratto senza dover fornire alcuna giustificazione entro un termine che si estende a 14 giorni. E nel caso in cui il consumatore non sia stato preventivamente informato sul diritto al ripensamento, il diritto di recesso viene esteso di ulteriori dodici mesi. Inoltre, da ora in poi il venditore è ritenuto responsabile per l’eventuale danneggiamento o perdita del bene fino a quando questo non sia consegnato materialmente all’acquirente.