A New York, illegale un terzo degli affitti airbnb

New York, Stati Uniti.
New York. Stati Uniti.

Oltre un terzo delle proprietà e dei ricavi generati a New York dal sito Airbnb (che mette in contatto persone in cerca di un alloggio per brevi periodi con persone che dispongono di uno spazio extra da affittare) sarebbero illegali, perché farebbero capo non a privati cittadini, ma a società e operatori commerciali. Non solo: alcune società immobiliari avrebbero utilizzato il portale per creare veri e propri “ostelli illegali”. Il j’accuse viene dalla procura generale dello Stato di New York, che per quattro anni ha indagato su quella che è forse la stella più splendente (in quanto a profitti e traffico generato) della cosiddetta sharing economy.

L’indagine è stata effettuata nella città di New York su 497.322 soggiorni privati in 35.454 locali o appartamenti di durata inferiore a 30 giorni: il 72% è risultato illegale, con il 37% delle entrate che facevano capo a un 6% di grandi operatori.

Airbnb evitando di contestare i dati ha dichiarato al “New York Times” tramite un suo portavoce, Nick Papas: “Ora dobbiamo guardare avanti. Dobbiamo lavorare insieme per fermare gli operatori in malafede e proteggere chi vuole solamente condividere la propria casa”.