In seguito allo scioglimento del cda delle Ferrovie dello Stato, avvenuto la settimana scorsa, l’assemblea della società si è riunita e ha nominato il nuovo Consiglio di Amministrazione, in carica per il triennio 2018-2020, che è composto da Gianluigi Vittorio Castelli, Gianfranco Battisti, Flavio Nogara, Andrea Mentasti, Cristina Pronello, Francesca Moraci, Wanda Ternau.
L’Assemblea ha quindi nominato Gianluigi Vittorio Castelli Presidente della Società e ha invitato il nuovo Consiglio di Amministrazione a nominare Gianfranco Battisti quale Amministratore Delegato.
Gianluigi Castelli è da settembre 2016 Direttore Centrale Innovazione e Sistemi Informativi di Ferrovie dello Stato Italiane e dal Dicembre 2017 Amministratore Delegato di Nugo SpA. Laureato in Fisica a indirizzo Cibernetico presso l’Università degli Studi di Milano ha iniziato la sua carriera nel mondo accademico per poi proseguire con aziende del calibro di Infostrada, Fiat Auto, Omnitel ed Eni.
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Gianfranco Battisti, 56 anni, sposato, un figlio è laureato sia in Scienze Politiche che in Economia e Management Internazionale. Da Febbraio 2017 è l’Amministratore Delegato di FS Sistemi Urbani la Società per la Valorizzazione del Patrimonio Immobiliare del Gruppo Ferrovie dello Stato S.p.A..
Da giugno 2016 è inoltre il Presidente Nazionale di Federturismo, la Federazione di Confindustria che raggruppa le imprese del settore sia a livello Nazionale che Internazionale con compiti istituzionali, di governance e di rappresentanza.Nelle sue attività legate al mondo delle imprese è infine anche Membro del Consiglio di Presidenza di Confindustria Nazionale.
Con queste nomine si concludono i quasi tre anni (Dicembre 2015-Luglio 2018) di guida di Ferrovie dello Stato Italiane da parte della Presidente Gioia Ghezzi e dell’AD Renato Mazzoncini.
Un triennio caratterizzato da un’elevata solidità finanziaria. FS si attesta oggi come il Gruppo ferroviario di maggior valore in Europa grazie ad alcuni numeri chiave: i ricavi sono cresciuti di 700 milioni di euro in due anni, l’EBITDA è passato da 1,97 a 2,31 miliardi di euro, gli investimenti medi sono incrementati del 37% rispetto al biennio precedente, il numero dei dipendenti è cresciuto a 74.436 persone con una produttività media incrementata del 4%. Questi dati sono la prova di una gestione industriale attenta e scrupolosa in ogni sua scelta, che ha saputo distribuire valore economico per 7,2 miliardi di euro.