Osservatorio turistico della Montagna: nubi in vista sull’estate 2014

Secondo l’Osservatorio Turistico della Montagna realizzato da Trademark, l’estate 2014 per la montagna italiana si preannuncia con un cielo….assai nuvoloso: la congiuntura economica negativa investe soprattutto le  località che non hanno significative quote di  domanda straniera, visto che i flussi nazionali  risultano falcidiati dalla  crisi, con  flessione  tra  i  7 e i 10 punti percentuali rispetto al  2013. Gli italiani che andranno comunque in montagna, poi, vorranno spendere di meno: si prevede che per una famiglia di 2,4 persone (media nazionale) l’impegno economico per la vacanza in montagna nell’estate 2014 si ridurrà a 1.050 euro (100 euro in meno del 2013).

Gli operatori turistici del Panel  di  Trademark  Italia, intervistati tra il 20 giugno e il 6 luglio, definiscono la stagione 2014 “piuttosto  critica”;  l’accorciamento della stagione  estiva (in  montagna  come  al  mare) continua e  si consolida, generando un  sentimento negativo negli albergatori, che sottolineano come  “con  50-­‐60  giorni  di  apertura non c’è remuneratività.  Se il margine operativo si riduce, diventa difficile stare sul mercato e impossibile aggiornare, riqualificare e rinnovare. Gli albergatori confermano l’importanza della leva del prezzo, e la conseguente crescita della richiesta di soggiorni brevi, di 3-4 notti, e weekend. Il 59,6%  del  campione rappresentativo degli albergatori è convinto che la maggior parte dei turisti ridurrà la spesa per la vacanza, con tagli lineari su tutti i consumi: si sceglieranno località più vicine, per risparmiare su carbirante e autostrada, e si andarà alla caccia di sconti e offerte per il soggiorno. Le previsioni sui ricavi sono quindi negative: il  58,3% degli intervistati si aspetta nel  2014 una contrazione del giro d’affari nell’ordine  del  5-­‐7% rispetto alla   passata stagione estiva.