Osservatorio WeRoad, i Millennials pronti a partire zaino in spalle

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In vacanza ci andranno tutti i Millennials, o quasi. Secondo l’Osservatorio Travel di WeRoad l’86% della Generazione Z viaggerà la prossima estate, e anche chi non lo ha fatto l’anno scorso è pronto a lasciarsi le preoccupazioni alle spalle.

La survey, a cui hanno partecipato 1.721 Millennials italiani di età compresa tra i 21 e i 40 anni, ha messo in luce come il 44% rimarrà in Italia, mentre il 43% visiterà un Paese europeo, e addirittura il 13% è convinto che farà un viaggio a lungo raggio intercontinentale.

A sorpresa poi si sta già invertendo il trend del last minute che in questi mesi sembrava essere un’eredità della Pandemia destinata a rimanere: sebbene ci sia un 47% che dice che prenoterà all’ultimo momento, il 46% degli intervistati ha già prenotato entro maggio. E quale sarà invece il mood? Il 44% non vede l’ora di spiaggiarsi al sole e partire per una vacanza beach life, il 25% non rinuncerà allo zaino in spalla per un’avventura on the road, il 25% dice che “l’importante è essere immersi nella natura”, mentre il 6% visiterà una città d’arte.

“La voglia di viaggiare non è mai sparita, anzi le restrizioni l’hanno accesa ancora di più. La differenza è che ora finalmente le persone stanno prenotando. Ce n’eravamo accorti notando i flussi di booking su WeRoad, e i risultati di questa ricerca fanno ben sperare tutto il settore”, ha commentato Erika De Santi, co-founder e Managing Director di WeRoad.

Il budget è leggermente diminuito rispetto alle intenzioni rilevate dall’osservatorio 2020 di WeRoad, quando l’intenzione media di spesa era intorno ai 1.000€. Ora, il 13% ha stanziato tra i 1000€ e i 1500% e il 17% ha intenzione di superare i 1500€. Rispetto invece al periodo pre pandemia, per il 59% il budget è rimasto invariato, per il 25% è diminuito e per il 16% aumentato. L’ultimo insight riguarda invece il tempo di permanenza: il 69% dice di voler stare via tra i 7 e i 10 giorni, il 24% vorrebbe invece partire per almeno due settimane, mentre cresce il fronte (7%) di chi organizzerà uno o più week-end per delle ferie distribuite lungo tutta la stagione.