Pasqua: tornano i turisti, città d’arte al 70-75% di occupazione

Il weekend di Pasqua tornerà a far segnare il (quasi) tutto esaurito nelle principali mete turistiche italiane.

Lo dicono le principali associazioni di categoria che sottolineano come, sul fronte delle prenotazioni, solo negli ultimi giorni ci sia stata un’effettiva ripartenza che per la prima volta ha visto coinvolte anche le città d’arte. Nonostante i numeri ancora lontani dal precovid, Venezia, Firenze e Roma registrano infatti percentuali di occupazione vicine al 70-75%, con punte anche più alte per i due giorni strettamente di Pasqua.

Non meno bene vanno le cose nelle destinazioni montane, che ancora beneficiano della coda lunga dell’inverno, mentre i primi segnali positivi provengono dalle destinazioni di mare. In cima alle preferenze rimangono però le aree interne del Paese, simobolo di quel turimo slow che gli anni del covid hanno permesso di riscoprire.

Qualche settimana fa non eravamo ancora in grado di definire un quadro chiaro della situazione. Le prenotazioni sono arrivate letteralmente all’ultimo secondo, segnale questo che conferma quanto le incertezze legate al conflitto, al caro energia e al covid, non ancora debellato, giochino un ruolo fondamentale bloccando di fatto il turismo“, ha detto Maria Carmela Colaiacovo, presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

Sarà un turismo prevalentemente domestico quello delle vacanze pasquali, a cui si aggiungerà una clientela europea di prossimità. “All’appello manca ancora tutta quella porzione di mercato, per noi estremamente importante, ovvero quella proveniente dai paesi extra-Eu“.

Analoghi segnali positivi arrivano anche da Federalberghi, secondo cui per le festività 14 milioni di italiani si metteranno in viaggio per una vacanza e il 90% di loro sceglierà una destinazione italiana creando un giro di affari da oltre 7 miliardi di euro. Non solo: nonostante la maggior parte delle prenotazioni sia ancora last minute, un italiano su 4 allungherà la vacanza fino alla festa del 25 Aprile.

Per noi – spiega Bernabò Bocca, presidente di Federalberghi – la Pasqua rappresenta un test importantissimo in previsione della regina delle vacanze che è solitamente l’estate, siamo nella direzione giusta, dopo essere stati praticamente sotto le macerie a causa della pandemia“.